Maggioranza, nuove divisioni Lega schierata contro il green pass- Corriere.it

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di Marco Cremonesi

Emendamento per abolirlo dopo il 31 marzo. Giorgetti: lo stato di emergenza non si proroga

La Lega esce dalla maggioranza, Almeno per un giorno, almeno in commissione Affari sociali. Ma il suo emendamento (anzi, sub emendamento) viene bocciato. Giusto ieri mattina, Matteo Salvini aveva difeso la strategia del distinguersi a ogni passo dal governo: «Il Parlamento è eletto per approvare leggi: non è guerriglia parlamentare se modifica in meglio qualche provvedimento uscito dal Consiglio dei ministri, come il superbonus, aiutando imprese e famiglie. Il Parlamento fa il suo lavoro, altrimenti aboliamo il Parlamento».

Detto fatto, i parlamentari leghisti della commissione Affari sociali hanno votato un emendamento sulla quarantena per i bambini insieme a Fdi e Alternativa (il gruppo di molti fuoriusciti dai 5 stelle), sul quale il governo aveva dato parere contrario. La maggioranza chiede la sospensione della riunione ma, a sorpresa, la Lega presenta un sub emendamento per cancellare l’obbligo di super green pass per gli over 50 alla fine dell’emergenza nazionale (31 marzo). Anche su questo il governo dà parere contrario e si arriva al voto: 22 voti per bocciare contro 13, con l’astensione dei 5 deputati azzurri che non votano a favore dell’iniziativa leghista per «spirito di maggioranza»: «È un tema condiviso — dice Roberto Bagnasco, capogruppo azzurro in commissione — ma la tenuta della maggioranza è più importante». Non è detto che sia finita qui. Il leghista Claudio Borghi infatti twitta: «Vista la rilevanza del tema credo che l’emendamento debba essere ripresentato e discusso in Aula». Probabilmente per evitare nuove polemiche interne, arriva anche una nota del ministro Giancarlo Giorgetti: «Lo stato di emergenza è eccezionale, un’ulteriore proroga richiederebbe una situazione eccezionalissima che francamente non vedo. Non ci sono né le condizioni sanitarie né costituzionali per una ipotesi di questo genere».

Insomma, il blitz leghista per archiviare il super green pass è stato sventato, ma a Palazzo Chigi il campanello d’allarme è tornato a suonare. «A forza di tirare, finisce che la corda si spezza» è la preoccupazione condivisa dai ministri che hanno lavorato per scongiurare un altro capitombolo parlamentare. Il responsabile dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha parlato più volte con la presidenza del Consiglio per aggiornare lo staff del premier e valutare il livello di allerta. Senza i voti di Forza Italia è stato presto chiaro che l’emendamento leghista avrebbe avuto vita breve, ma palazzo Chigi non sottovaluta il fatto che un partito di maggioranza ha provato ad affossare le linea del governo. La scorsa settimana il governo era andato sotto quattro volte in commissione alla Camera sul Milleproroghe, un tonfo che aveva scatenato l’ira di Mario Draghi e il suo ultimatum ai partiti.

21 febbraio 2022 (modifica il 21 febbraio 2022 | 22:13)



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Marco Cremonesi , 2022-02-21 21:14:15
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