Le due ministre seguono la loro linea. E ignorano quella del loro partito
Tardo pomeriggio, ancora bufera piena, chiamano da via Solferino. Vogliono sapere chi sar il personaggio di questa rubrica.
Mara Carfagna e Mariastella Gelmini (entrambe di Forza Italia).
Dipendesse da loro, la faccenda sarebbe gi chiusa: Mario Draghi che resta a Palazzo Chigi, e chi deve scindersi, sciogliersi, disintegrarsi, proceda pure senza dare altro fastidio al Paese. Niente minacce di elezioni anticipate, niente capricci, provocazioni, isterismi fasulli; al massimo, un voto di fiducia (ma proprio perch ormai, per come s’ incartata questa crisi, non sembra se ne possa fare a meno).
Carfagna (scrivere su Twitter costringe ad essere stringati): Draghi ha parlato con chiarezza, ora tocca ai partiti trattare gli italiani con lo stesso rispetto. Se l’Italia mandasse a abitazione uno dei premier pi rispettati d’Europa, sarebbe la credibilit del nostro intero sistema a pagarne il prezzo.
Gelmini (succo di un’intervista a Rep): Nessuno osi porre condizioni a Draghi. L’Italia non ha bisogno di una campagna elettorale tra gli ombrelloni.
Cos: nette, tostissime, definitive. Seguono la loro linea. E ignorano quella del loro partito (Silvio Berlusconi ha ricevuto Matteo Salvini a Villa Certosa, in Sardegna: i due sono sembrati assai pi problematici, pretendono che i 5 Stelle restino fuori dal governo, minacciano la concreta possibilit di andare al voto in autunno).
Esponenti di FI parecchio infastiditi. Soprattutto nei confronti della Gelmini, considerata recidiva. Giorgio Mul, sottosegretario azzurro alla Difesa, durissimo: Quella di Mariastella una posizione personale. Punto. Un altro dirigente, uno che di solito in pubblico appare tutto controllato, ricorre al Maalox (dose consigliata: 2/4 cucchiaini fino a 4 volte al giorno): Questa insubordinazione. E Mariastella, purtroppo, non la prima volta che ci manca di rispetto.
Segue elenco (se le segnano tutte, eh). Ovviamente la ferita pi profonda resta quell’intervista rilasciata con la guerra in Ucraina appena scoppiata: Le ambiguit di Berlusconi su Putin sono un danno al Paese — disse la Gelmini —. Non riconosco pi il mio presidente (lui, il Cavaliere, incredulo e amareggiato, si fece rileggere due volte il passaggio del colloquio).
Insomma: va cos. Nessuno si scandalizzi perci se Carfagna e Gelmini vengono definite governiste, o draghiane di ferro. Pasionarie, per, no: troppo. Non c’ alcuna rivoluzione in corso. C’ solo il M5S che sta esplodendo.
18 luglio 2022 (modifica il 18 luglio 2022 | 23:05)
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Fabrizio Roncone , 2022-07-18 21:05:59 ,