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Le affermazioni del direttore del Fatto Quotidiano risalgono al 31 maggio 2008 durante un incontro in Puglia in cui si confrontava il fascismo di ieri e quello dei governi Berlusconi – “Mussolini è stato uno dei più grandi giornalisti del primo cinquantennio. Quando scriveva su L’Avanti scriveva degli articoli bellissimi. I discorsi sapeva fare molto bene. I governi Mussolini erano formati dal migliore delle intellighenzia dell’Italia dell’epoca. C’era il più grande giurista italiano, Alfredo Rocco, autore di ‘Codice penale e civile’ e il codice penale è ancora in vigore. Il codice di procedura penale è stato Purtroppo cambiato nell’89 peggiorandolo. C’era il miglior economista italiano che si chiamava Stefani. C’erano intellettuali raffinatissimi come Dino Grandi, come un Bottai come Federzoni eccetera. Se uno Paragona il livello culturale e politico dei ministri del governo Mussolini ai ministri dei governi Berlusconi, non c’è partita, non c’è paragone. Se uno mette Gasparri vicino a Dino grandi, non può neanche fare la colf a Dino Grandi. In quel senso dicevo che erano persone serie. Il fascismo è stata una cosa tragica per l’Italia. Era un movimento antidemocratico che ha tolto la libertà e ha portato l’Italia al disastro, ma non si può dire che fosse un branco di pagliacci. Erano delle persone di altissimo livello purtroppo, altrimenti non sarebbero durati così a lungo e con quel consenso. Questi sono personaggi da operetta. vale a dire noi abbiamo la Carfagna al governo, abbiamo la Brambilla, Noi abbiamo Angelino Alfano al governo. Noi abbiamo della gente che non toglierebbe nemmeno la polvere in un governo Mussolini. Non scherziamo da questo punto di vista. Non si può definire una legge ridicola come la legge Maroni come una legge fascista. I fascisti le leggi le facevano bene. Purtroppo erano leggi terrificanti spesso, come le leggi razziali, ma certamente non erano scritte da analfabeti. Questi sono degli analfabeti”
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