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Sui 28 chilometri di costa irrisori gli spazi liberi
(ANSA) – SORRENTO, 13 AGO – Mare in Penisola sorrentina?
Un’utopia per molti. Proibitivo economicamente per chi ha
famiglia e figli piccoli, difficile entrare in spiaggia per
molti. E si accende il dibattito. Gaetano Milano, direttore
della Fondazione Sorrento, analizza il pienone ferragostano,
composto per lo più da turisti italiani, e ne scrive “Tutto
nasce dall’equivoco di considerare la Penisola stazione
balneare. Equivoco amplificato dalla presenza predominante di
italiani che intendono la vacanza in ragione della fruizione del
mare, rispetto ai turisti d’oltralpe che preferiscono la “pace”
delle piscine. La carenza sta nei numeri: nella sola Sorrento
vanno stimate circa 20.000 presenze giornaliere e l’80% vuole
andare al mare. Noi questo spazio (pubblico o privatizzato che
sia) non ce l’abbiamo, considerando anche i residenti. C’è
rimedio? Probabilmente no, tuttavia sarebbe utile puntare al
recupero di quegli spazi oggi preclusi (Solara, Pignatella,
etc.) e di una diversa organizzazione di quello che c’è”.
Su 28 chilometri di costa da Marina di Stabia a Punta
Campanella, solo il 20% è costituito da spiagge o rocce
balneabili, praticamente in concessione. Irrisori i tratti
liberi. Restano fuori il litorale di Castellammare lungo 2,4
chilometri e il Miglio Blu di Massa Lubrense.
Gaetano Maresca nel suo blog la Riviera.it indica la speranza e
soluzione del problema fissando la data alla prossima estate
quando la Gori Spa, che ha incassato 25 milioni di euro per
portare le sue fogne dai comuni di Pimonte, Lettere, Casola e
Gragnano (che scaricano sul lungomare) al depuratore alla foce
del Sarno, potrà liberare il tratto che va dalla Villa a Marina
di Stabia, rendendo balneabili quella zona, un tempo
spettacolare. Attualmente gli abitanti, soprattutto i più
giovani, del Vesuviano, sono costretti a realizzare “il
viaggio del mare” per approdare sulle spiagge di Vico, Meta e
Sorrento dove l’affollamento, visto anche le restrizioni delle
entrate in conseguenza alla pandemia, è assicurato. (ANSA).
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