E poi anche nel brandello Crash ci fa capire di più: “Non serve una sonda per sapere che è tutto marcio
Non serve la bolla per vedere che è tutto piatto / Non siamo in pericolo, siamo il pericolo“, senza dimenticare anche un riferimento al governo attuale “Governo di fasci che dice frasi preistoriche” con un doppio signifcato che riporta anche alle dichiarazioni del ministro dell’istruzione Valditara sull’inutilità di studiare i dinosauri perché ormai estinti.
Marracash non si limita mai, prova ad andare oltre con una visione d’insieme ma soprattutto non non ci va leggero con le critiche a Sanremo e music industry in generale, con una sberla, anzi un Power Slap: “Ti ricordo bimbo chi saresti con ‘sta sberla / Senza Sanremo, senza l’estivo, senza Petrella / È finita la pazienza“. Ovviamente i testi sono soltanto di Marra mentre il suono e i beat sono affidati ai produttori Marz e Zef .
E poi ancora qualcosa sulla consapevolezza, decisamente principale per uno come lui:
La critica di Marracash a AI e influencer
La penna di Marracash è riconoscibile ma ancora più dagli ultimi due album precedenti a questo. Critica aspra con un sguardo sull’oggi, sulla società, sull’omologazione e i trend che spingono a una vita solo superficialmente perfetta e di facciata social, tema già affrontato nel sfera precedente nel brandello Cosplayer. Ma qui riattualizza tutto in Mi sono immanorato di un AI:
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di Nicholas David Altea www.wired.it 2024-12-13 09:00:00 ,