Se fino a qualche anno fa l’universo Marvel sembrava “inevitabile” come il suo Thanos, in termini di successi uno dietro l’altro, oggi è evidente che i segni di un affaticamento arrivino sui fronti più disparati. Alcuni dei film più recenti (come Ant-Man and the Wasp: Quantumania) hanno ottenuto risultati inferiori alle aspettative, e anche le numerose serie uscite negli ultimi mesi non hanno convinto fino in fondo pubblico e critica. Non stupisce dunque che ci sia parecchio nervosismo tra le fila di Marvel Studios, che sono emerse anche da un recente articolo di Hollywood Reporter e riguardano in particolare la lavorazione della serie Daredevil: Born Again.
Cosa è andato storto
Progetto ambizioso già in partenza, Born Again doveva essere l’occasione di recuperare le vicende del Difensore cieco, interpretato da Charlie Cox, e che appartenevano alla fase dei titoli Marvel-Netflix. Dopo la cancellazione di quelle serie perché la Casa delle meraviglie voleva concentrare tutte le sue attenzioni sul Cinematic Universe e su Disney+, questa è l’occasione per un reboot molto atteso dai fan. Ma le cose non stanno andando come previsto: lo scorso luglio lo sciopero degli attori di Hollywood ha interrotto le riprese quando era stata realizzata solo metà dei 18 episodi previsti, dando l’occasione ai manager dell’azienda, Kevin Feige in primis, di valutare il prodotto fino a quel momento. E il responso non è stato dei più positivi: non avendo convinto i piani alti, gli showrunner Chris Ord e Matt Corman sono stati congedati, così come i registi previsti per il resto della stagione.
Secondo le indiscrezioni, Ord e Corman avevano messo a punto quello che era un procedural legale vero e proprio, concentrandosi sulla professione di avvocato del protagonista Matt Murdock ma allontanandosi dal concept originario di Netflix, che era più violento e d’azione. Cox non era visto col tipico costume di Daredevil fino al quarto episodio, un segnale di una direzione che doveva subito essere corretta secondo i piani più organici e globali di Marvel. L’obiettivo ora è quello di rimodulare quanto fatto finora, mantenendo alcune scene ed elementi ma sostanzialmente dando una sferzata al risultato finale. Ovviamente Daredevil: Born Again non è la prima serie Marvel ad aver subito cambiamenti drastici, e non sarà nemmeno l’ultima.
Moon Knight e Secret Invasion
Nella serie con protagonista Oscar Isaac Moon Knight, il creatore e sceneggiatore Jeremy Slater abbandonato la nave all’arrivo del regista Mohamed Diab; allo stesso modo Jessica Gao ha abbandonato She-Hulk: Attorney at Law all’arrivo della regista Kat Coiro, senza parlare delle difficoltà messe in campo dal Covid. Le maggiori discrepanze si sono consumate però sul set di Secret Invasion, con protagonista Samuel L. Jackson e divenuta presto una delle serie più criticate di questo universo narrativo, complici le sovrapposizioni tra Kyle Bradstreet, sceneggiatore originario che veniva da Mr. Robot, e il suo sostituto Brian Tucker, a cui si aggiungono gli interventi dei registi Thomas Bezucha e Ali Selim. Si parla di tensioni e ritardi notevoli sul set londinese, col risultato di un team creativo e produttivo a un certo punto completamente sostituito.
Ora la speranza è che gli altri progetti in arrivo, come Echo e Wonder Man, riescano a superare queste ansie produttive e superino la Marvel fatigue. L’obiettivo è quello di proporre personaggi anche meno conosciuti ma che possano raccontare storie personali ed efficaci, attirando la curiosità e l’immedesimazione degli spettatori: le prossime serie dovrebbero funzionare “al di là del fatto che si colleghino con altri progetti, film in arrivo o il futuro degli Avengers”, dice Brad Winderbaum, responsabile Marvel per streaming, televisione e animazione. Insomma anche l’universo Marvel, e non solo il suo Daredevil, deve rinascere dalle sue ceneri.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-10-12 09:11:30 ,