Maternità surrogata, i paesi in cui è ammessa
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Inoltre, come già detto, la maternità surrogata è concessa in 48 stati sui 50 che compongono gli Stati Uniti, in tutto il Canada, a Cuba e in gran parte del Sud America, compresi i due più grandi paesi dell’area Brasile e Argentina. Stesso discorso in alcune zone dell’Africa, come Ghana, Benin, Nigeria, Kenya e nella Repubblica Sudafricana. Così come in Russia, in India, Kazakhstan, in altri paesi del Sudest asiatico e in tutta l’Australia e in Nuova Zelanda, per un totale di 65 paesi.

Dov’è ammessa solo la maternità surrogata di solidarietà?

Quando si parla di maternità surrogata bisogna distinguere tra due diverse tipologie di pratica. Una aperta anche a livello commerciale, in cui la persona che porta a termine la gravidanza riceve uno stipendio per farlo, e una solidale. In questo caso, la persona coinvolta non riceve alcuna compensazione, tranne quella riguardante le normali spese sanitarie richieste durante una gravidanza, ma si offre di attraversare la gestazione per altri come gesto di solidarietà verso chi non può farlo.

I paesi che permettono unicamente la gestazione per altri nella sua forma solidale, ai sensi di specifiche leggi nazionali, sono: in Europa, Cipro, Grecia, macedonia del nord, Portogallo, Regno Unito e Ucraina; in Africa, Benin e Repubblica Sudafricana; in Asia, India, Kirghizistan, Thailandia e Vietnam; in Oceania, lo stato dell’Australia meridionale, dell’Australia occidentale, Canberra, Nuovo Galles del sud, Queensland, Tasmania, Territori del nord, Victoria e la Nuova Zelanda; nel Nord America, gli otto stati canadesi di Alberta, Columbia britannica, isole del principe Edoardo, Manitoba, Nuova Scozia, Ontario Saskatchewan, Terranova, Labrador e i quattro stati statunitensi, Louisiana, Michigan, Nebraska e Virginia; nel Meso America, Cuba, e in Sud America l’Uruguay.

Inoltre, ci sono altri 36 stati in cui la pratica è accessibile e ammissibile pur in assenza di una legge precisa, come Brasile, Argentina, Ecuador, Colombia, molti stati degli Stati Uniti, lo Sri Lanka o l’Iran.

Le dichiarazioni dell’Associazione Luca Coscioni

“Abbiamo formalmente segnalato a tutte le ambasciate degli Stati esteri che disciplinano la gravidanza per altri la gravità della proposta Varchi [Carolina, deputata di Fratelli d’Italia e relatrice della proposta di legge contro la Gpa, ndr]” che vuole rendere la Gpa reato universale, perché “se la legge dovesse entrare in vigore, vedrebbero gravemente minacciata la loro sovranità statale senza alcun fondamento giuridico ha dichiarato Filomena Gallo, avvocata e segretaria Associazione Luca Coscioni. Infatti, l’attuale orientamento delle giurisdizioni italiane e sovranazionali riconosce il diritto superiore del minore a vedere trascritto il proprio atto di nascita formato all’estero, senza che il percorso di Gpa venga considerato reato se effettuato in un Paese in cui è legale.

“Con la nostra proposta di legge sulla gravidanza per altri solidale, appena depositata alla Camera e in Senato, superiamo i tentativi costruiti ad arte di chi, contrario a questa tecnica, la identifica solo come mercificazione e sfruttamento del corpo delle gestanti. Mentre è una tecnica di fecondazione assistita, che aiuta chi per condizione o per patologia non può avere una gravidanza ed è contro ogni forma di sfruttamento e abuso ha concluso Gallo.



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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-06-27 12:16:32 ,

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