Marco Bussetti : “L’idea delle 3 buste nasce da un principio fondamentale di equità”
La riforma Bussetti arriva all’esame di maturità, introducendo molte novità:
L’esame orale debutta nella nuova modalità con le tre buste.
Niente più tesina quindi, che consentiva ai maturandi di partire da un loro argomento scelto e che abbracciava diverse discipline, al suo posto ci saranno invece le tre buste. Dopo l’introduzione della doppia prova scritta, l’orale con le 3 buste sta generando molta apprensione nei ragazzi e anche nei commissari.
Le date di inizio e fine degli orali non sono uguali per tutti: sono state infatti stabilite dalle commissioni, scuola per scuola.
Nei giorni scorsi ciascuna commissione aveva estratto la lettera del cognome dalla quale si partirà in ciascuna classe per l’interrogazione orale.
Le commissioni d’esame coinvolte quest’anno sono 13.161 per 26.188 classi.
I candidati iscritti alla Maturità sono 520.263.
Quindi gli studenti un po come nei vecchi quiz di Mike si troveranno di fronte alle tre buste predisposte dalla commissione: all’interno ci saranno alcuni materiali per avviare i colloqui quindi non domande o quiz, ma materiali di spunto: un testo, un documento, un progetto, un problema, un disegno, una fotografia.
Tutti comunque legati al percorso di studi che è stato effettuato durante il percorso scolastico.
Da qui partirà il colloquio per l’esame orale e la commissione potrà fare le sue verifiche sul programma svolto ma anche sui progetti legati alla cittadinanza e alla Costituzione. Ovviamente, anche le prove scritte saranno oggetto del colloquio.
La commissione alla fine dell’esame, che durerà 40-60 minuti, assegnerà un punteggio: avrà a disposizione un massimo di 20 punti per la valutazione del colloquio.