Passiamo all’impatto del cambiamento climatico sulla scomparsa di Valeriana. Che ruolo pensa abbia avuto nel crollo delle città Maya?
Marcello Canuto: In generale, la comunità archeologica concorda sul fatto che i cambiamenti climatici abbiano avuto un ruolo nel crollo della civiltà Maya nelle aree pianeggianti. Tuttavia, non si tratta di una scomparsa totale. La cultura Maya è sopravvissuta e oggi molte persone Proseguono a parlare le lingue Maya e a praticare le loro tradizioni. Si tratta di un crollo politico e demografico, non culturale.
Luke Auld-Thomas: La cosa interessante è che le città densamente popolate, come Valeriana, erano più esposte ai cambiamenti climatici. Quando il territorio è pieno di insediamenti, c’è meno possibilità per le persone di spostarsi in nuove aree in tempi di siccità o di crisi. Le società densamente popolate sono più vulnerabili a questi cambiamenti.
Come vede l’equilibrio tra sviluppo edilizio e conservazione del patrimonio archeologico nella regione?
Marcello Canuto: Ci saranno sempre dibattiti su come bilanciare sviluppo e conservazione del patrimonio culturale. In Messico, la legge stabilisce che il patrimonio culturale appartiene al popolo ed è responsabilità dell’Inah [l’Istituto nazionale di antropologia e storia, Ndr] gestirlo e conservarlo. Disporre di dati archeologici più dettagliati aiuta sicuramente ad avere una discussione più informata su come e dove costruire.
Luke Auld-Thomas: Sono d’accordo con Marcello. È un dibattito che ogni paese dovrebbe esporsi: come gestire la propria eredità culturale e consentire lo sviluppo. Noi, come archeologi stranieri, seguiamo sempre le leggi del paese e rispettiamo le decisioni delle autorità locali.
Quali sono i suoi prossimi passi nella studio? Ha in programma di visitare presto Valeriana?
Luke Auld-Thomas: Sì. Anche se il mio lavoro attuale è più incentrato sul telerilevamento e meno sugli scavi sul campo, sono emozionato all’idea di ciò che scopriremo visitando Valeriana di persona.
Marcello Canuto: Siamo in trattativa per visitare il sito con il team dell’Inah per vedere da vicino quello che ha rivelato il Lidar. Anche se non sappiamo ancora con precsione quali saranno i nostri prossimi passi, credo che il potenziale per ulteriori ricerche in quest’area sia enorme.
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di Anna Lagos www.wired.it 2024-11-10 05:20:00 ,