Author: Cir. Pel.
Data : 2023-11-12 06:14:56
Dominio: www.fanpage.it
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Un dialogo cinematografico ricco di ironia, una domanda retorica (e con implicazioni politiche). Ma come risponde una intelligenza artificiale al quesito di Vincenzo e Tonino sul leone, pecora e orsacchiotto?
« Tonì, che ne saccio io della pecora o ‘ddo lione… fa cinquanta giorni da orsacchiotto, almeno stai mmiez’, nun faje ‘a figura ‘e mmerd ra pecora e nemmeno ‘o leone ca però campa nu juorno...». Lo strepitoso dialogo fra Vincenzo-Massimo Troisi e Tonino-Lello Arena in “Scusate il ritardo” è indimenticabile. Tonino soffre e vuole uccidersi per amore, immolandosi in un «giorno da leone». E Vincenzo, scocciato perché la discussione si svolge sotto una acquazzone torrenziale, non rinuncia alla battuta ironica e tagliente sull’orsacchiotto.
La parodia in chiave napoletana sulla frase «meglio vivere un giorno da leone che cent’anni da pecora» non è di poco conto e come spesso è accaduto nei lavori di Troisi la si può guardare anche in chiave “politica”. Si tratta di un motto da sempre attribuito al fascismo, in particolare a Mussolini (anche se la frase non è davvero sua, il dittatore se ne appropriò e la fece incidere sulle monete da 20 e 100 lire) e da cento lire.
Non dimentichiamo che Troisi fu anni dopo quello che, nel film “Le vie del Signore sono finite” ironizzò su Mussolini dicendo che per far sì che i treni arrivassero in orario bastava che lo facessero capo stazione e non che arrivasse a governare tutta l’Italia.
– Da quando c’è lui… treni in orario, e tutto in ordine!
– Per fare arrivare i treni in orario, però se vogliamo mica c’era bisogno di farlo capo del governo. Bastava farlo capostazione…
E veniamo ai giorni nostri. Oggi alla domanda se sia meglio vivere un giorno da leone, 100 da pecora o 50 da orsacchiotto è possibile ottenere una risposta non ironica ma sensata, frutto del lavoro di una intelligenza artificiale. Una delle più note, ChatGpt, replica con molta serietà al quesito proposto. Il “prompt” è «Secondo te, come regola generale di vita, è meglio un giorno da leone, 100 da pecora o 50 da orsacchiotto?».
E la replica è salomonica, moderata, logica. Così come la si attenderebbe da una AI:
Nel contesto della vita di tutti i giorni, una regola generale potrebbe essere quella di bilanciare tra i diversi approcci. Un “giorno da leone” può portare energia e motivazione, ma potrebbe essere faticoso mantenere tale intensità a lungo termine. D’altra parte, la costanza e la pazienza associate a un “giorno da orsacchiotto” potrebbero portare stabilità, ma potrebbe mancare l’entusiasmo.
La chiave potrebbe essere trovare un equilibrio tra i tre approcci, adattandoli alle diverse situazioni della vita. L’importante è essere consapevoli delle proprie esigenze e adottare l’approccio che meglio si adatta al contesto e al momento specifico. La flessibilità e l’adattabilità sono spesso importanti per affrontare le sfide della vita.
Ci resta un unico, grande, rimpianto: non sapere cosa avrebbe pensato Massimo Troisi, prematuramente scomparso nel 1994, di tutto questo progresso.
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Cir. Pel. , 2023-11-12 06:14:56 ,