La premier, le lobby e il messaggio (anche) agli alleati
Qualche mese fa. Durante le trattative sulle nomine di Stato. Immaginate un manager che ha aspirazioni, fondate, di guidare un’azienda pubblica, controllata dal Mef. Immaginate ora che per un dato motivo le sue quotazioni, nelle grazie di Giorgia Meloni, sembrano buone ma non a prova di bomba. Allora il manager, sbagliando, si rivolge ad una certa lobby che con la politica italiana, e anche con il centrodestra, ha sempre dialogato. Per la presidente del Consiglio un errore imperdonabile: lei viene contattata, consigliata, in modo insistente, il manager viene caldeggiato, lei interpreta tutto come un tentativo di condizionamento, nelle stesse ore viene pubblicato su qualche sito anche qualche articolo non proprio benevolo nei confronti della premier, lui, il manager, viene depennato dalla lista.
Nel governo non fanno nomi, ma descrivono dinamiche. Non hanno difficolt a spiegare meglio
le parole di Giorgia Meloni in conferenza stampa,
quel suo denunciare, ma senza dare dettagli, tentativi di condizionamento dell’azione di governo. Di nomi non ne fanno nemmeno coloro che oggi si offrono per capire meglio, ricollegano, ricordano. Ma le dinamiche appaiono abbastanza chiare: una rivista di geopolitica che manda consigli non richiesti al capo del governo, una certa massoneria che sopravvive e che si sempre vantata, a torto o a ragione, di poter pesare anche nelle fasi dell’azione di…
Author: Marco Galluzzo
Data : 2024-01-06 08:30:32
Dominio: www.corriere.it
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