“L’assassinio di Alika Ogorchukwu lascia sgomenti”. Così il segretario del Partito democratico Enrico Letta su Twitter il giorno dopo l’omicido dell’ambulante nigeriano di 39 anni, in pieno centro e in pieno giorno a Civitanova Marche, da parte dell’operaio 32enne Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. “La ferocia inaudita. L’indifferenza diffusa. Non possono esserci giustificazioni. E nemmeno basta il silenzio” scrive ancora l’ex presidente del Consiglio: “L’ultimo oltraggio ad Alika sarebbe quello di passare oltre e dimenticare”.

E il leader della Lega Matteo Salvini: “È folle morire così, spero che la pena sia la massima possibile. Il problema è che ci sono episodi di violenza e criminalità in pieno giorno in tutta Italia. Non è possibile, ma succede perché manca la certezza della pena”, ha aggiunto a margine di un sopralluogo alla stazione Centrale di Milano. Salvini ha poi spiegato perché non andrà a Civitanova Marche: “Non vado perché, se vado, sbaglio e strumentalizzo. La mia preghiera e l’impegno perché il responsabile sia punito è totale”.
Infine Giorgia Meloni (FdI) che su Fb risponde duramente al giornalista Corrado Formigli che, sempre sui social, l’aveva criticata per il suo silenzo. “Prima di usare la morte del povero Alika per la tua penosa propaganda, non potevi almeno esprimere solidarietà alla famiglia? Come puoi verificare, io la mia condanna verso questo brutale omicidio l’ho espressa e subito. Sciacallo”. Queste le parole sui social del conduttore tv di Piazza pulita: “Nigeriano invalido massacrato a bastonate da un italiano a Civitanova Marche. Attendiamo post indignati di Salvini e Meloni”.
repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it) , 2022-07-30 12:48:54 ,www.repubblica.it