Author: Stefano Montefiori
Data : 2022-12-08 21:14:28
Dominio: www.corriere.it
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Dall’Eliseo cercano una data, richiesta per risolvere il dissidio nato con la Ocean Viking, ma Palazzo Chigi smentisce: nessun impegno da parte di Meloni
PARIGI –
L’immagine del presidente Emmanuel Macron che si avvicina a Giorgia Meloni e della premier italiana che risponde con cordialità, all’inizio del vertice a Tirana, suggeriva il superamento delle difficoltà tra Francia e Italia. Invece c’è ancora strada da fare, nella sostanza e anche nella forma, a giudicare dal botta e risposta di ieri tra Eliseo e Palazzo Chigi.
Parlando con i giornalisti alla vigilia del summit Eu-Med (i nove Paesi del Sud dell’Unione europea) che si terrà ad Alicante, in Spagna, una fonte dell’Eliseo ha sottolineato che «la signora Meloni continua a cercare una data per la sua visita a Parigi, sulla quale si è impegnata a lavorare in seguito all’episodio del mese scorso riguardo alla nave Ocean Viking. Aspettiamo la conferma da parte loro, in ogni caso che lei ci proponga delle date per potere venire a Parigi, cosa che evidentemente non impedisce che altri contatti si sviluppino a margine dei vertici, quindi Tirana e Alicante questa settimana e ovviamente il Consiglio europeo della settimana prossima, che sarà il primo per la signora Meloni, con questioni importanti per tutti noi e in particolare per l’Italia».
In serata, fonti di Palazzo Chigi hanno risposto che «non ci risulta alcun impegno assunto dal presidente Meloni per una visita a Parigi. Né al presidente è giunto alcun invito ufficiale, immaginando che determinati inviti non si facciano a mezzo stampa». Quindi siamo in presenza di un malinteso di non poco conto: la presidenza francese è convinta che Meloni abbia preso l’impegno di venire a Parigi per risolvere il dissidio nato con la Ocean Viking
, e aspetta che lei comunichi possibili date per la visita; la presidenza del Consiglio italiana nega di avere mai preso un simile impegno, e nega quindi anche che Meloni stia valutando date per il viaggio, aggiungendo con una punta di critica che un invito ufficiale non è mai arrivato.
È un’incomprensione su una questione formale, che conferma però una certa difficoltà a capirsi più generale, dopo il malinteso sulla Ocean Viking (Roma ha ringraziato Parigi per una scelta che Macron ha subito e non deciso). Se sulla forma ci sono spazi di miglioramento, anche quanto alla sostanza — l’immigrazione — le posizioni restano distanti. A questo proposito ecco quello che ha detto ieri la stessa fonte dell’Eliseo: «Oggi la questione specifica dell’applicazione del diritto, ovvero la questione che ci ha diviso con le autorità italiane il mese scorso, non è risolta. Non si vede, almeno finora, una modifica della posizione delle autorità italiane sull’applicazione del diritto dello Stato di bandiera, mentre secondo noi il diritto prevede la prima responsabilità degli Stati della zona di ricerca e soccorso». In altre parole, nel caso della Ocean Viking — nave battente bandiera norvegese davanti alle coste italiane —, secondo l’Italia la responsabilità è della Norvegia, secondo la Francia è dell’Italia. Meloni e Macron avranno modo di vedersi di nuovo oggi ad Alicante, «in un tavolo più piccolo perché ristretto a nove Stati», sottolinea l’Eliseo.
8 dicembre 2022 (modifica il 8 dicembre 2022 | 23:06)
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