(ANSA) – ROMA, 11 MAG – “‘Pippo Baudo dell’area nord di
Napoli’. Così, deridendolo, il presidente della Regione Campania
definisce Don Maurizio Patriciello, un prete, un uomo che cerca
di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene
dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno
voluto farlo”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni,
commentando le dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca,
che ieri ha ironizzato sui vip “scelti dalla Meloni per
promuovere il premierato”, tra cui il sacerdote.
“Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un
obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia
nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità –
aggiunge la presidente del Consiglio nel suo post su Facebook -.
Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno
delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un
segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato
c’è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne
che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un
cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore,
conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici.
#IosonoPadreMaurizio”. (ANSA).
De Luca: ‘Meloni pensi al Fondo di coesione e non alle fanfaluche’
“Apprendo con animo turbato e contrito che l’on. Meloni ha trovato ‘spaventosa’ una mia battuta relativa alla sua performance sul premierato, e al carattere propagandistico che l’ha caratterizzata. Sono grato e commosso per l’attenzione. Ma sono spaventato del suo spavento”.
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Mi aspetterei – dice – che il presidente del Consiglio, oltre che delle fanfaluche, si preoccupasse di sbloccare i nostri fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno, e consentisse così la realizzazione di opere e la creazione di lavoro. Consideriamo questa la risposta più efficace ai poteri criminali”. (ANSA).
L’intervento di De Luca contro Don Patriciello
Don Patriciello, io Pippo Baudo dell’area Nord? Sono addolorato
“Caro Presidente, caro fratello Vincenzo De Luca, la sua ironia nei confronti di un povero prete dell’area nord di Napoli, la stessa della quale lei ebbe a dire: ‘A Caivano lo Stato non c’è. Stop’ mi ha tanto addolorato. Se era questo che voleva, c’è riuscito”. Così, su Fb don Maurizio Patriciello risponde al governatore della Campania Vincenzo De Luca che oggi lo ha criticato per la sua presenza nella lista delle personalità scelte dalla premier Giorgia Meloni per promuovere il cosiddetto “premierato”.
“Non mi permetto – non ne sarei capace e non credo di averne il diritto – di risponderle per le rime. A che servirebbe? Le ferite vanno lenite non procurate. Penso, però, in piena coscienza, di non meritare le offese del tutto gratuite del presidente della mia regione”, scrive ancora nel post il prete anticamorra di Caivano.
“Che dirle? – continua don Maurizio – Alle offese e alle minacce – larvate o meno – ci sono abituato da tempo. Non a caso, da due anni vivo sotto scorta. Un conto, però, è quando arrivano dai camorristi, ben altra cosa, invece, quando a pugnalarti a tradimento è una persona come lei. Fa niente. Offro al Signore anche questa mortificazione. Sono un prete, non dimentico mai che ‘se il chicco di grano caduto in terra non muore, la spiga non nasce’. La saluto, Presidente. Penso che da domani bulli e camorristi inizieranno a prendermi in giro gridandomi alle spalle: ” Sta passando Pippo Baudo”. Dio benedica lei, la sua famiglia, la regione che amiamo”, conclude padre Maurizio Patriciello.
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www.ansa.it
2024-05-11 10:47:00 ,