Ventotto anni dopo la condanna per aver aver ucciso i loro genitori, il caso dei fratelli Menéndez giunge a una nuova svolta. Il prossimo 29 novembre, infatti, si terrà una nuova audizione in tribunale per rivedere il caso di Erik e Lyle Menéndez, accusati e condannati nel 1989 di aver brutalmente assassinato il padre e la madre. Il procuratore distrettuale di Los Angeles, George Gascón, lo ha annunciato nelle scorse ore nel corso di una conferenza impressione, sostenendo che nuove prove sono emerse ad avvalorare la tesi che i due fratelli avrebbero agito anche in seguito alle numerose molestie subite nel corso degli anni da parte del padre, l’imprenditore José Menéndez. Il tutto arriva a sole poche settimane dall’arrivo su Netflix della nuova stagione della serie antologica criminale di Ryan Murphy Monsters, che appunto drammatizzava questi fatti ponendo in particolare l’accento sugli abusi subiti dai due fratelli.
“Ci sono state fornite delle prove. Ci è stata fornita una fotocopia di una lettere che potrebbe essere stata mandata da uno dei fratelli a un altro membro della famiglia, in cui si dice vittima di molestie”, ha dichiarato George Gascón: “Abbiamo anche prove fornite dalla difesa, dai suoi avvocati, che uno dei membri della band Menudo sarebbe stato molestato da [José Menéndez]“. I Menudo sono una boy band di impronta latina lanciata alla fine degli anni Settanta dal manager portoricano Edgardo Díaz: il gruppo, famoso per i suoi dischi e per le apparizioni televisive, ebbe diverse formazioni (a un certo punto anche Ricky Martin vi prese parte) ma la sua carriera subì un colpo di arresto per le accuse di molestie rivolte da alcuni componenti nei confronti di Díaz all’inizio degli anni Novanta. Nel maggio 2023 Erik e Lyle avevano richiesto una nuova audizione proprio dopo la scoperta di un’accusa di violenze da parte di uno dei membri di Menudo, Roy Rosselló, nei confronti di loro padre José.
La correlazione tra i due casi e l’aggiunta di nuove prove potrebbe portare a una svolta, ma non è ancora detto se questi documenti saranno ritenuti validi: “Nessuna di queste informazioni è stata verificata. Non siamo a questo punto pronti a credere o non credere a queste informazioni”, ha aggiunto lo stesso Gascón: “Ma siamo qui per dirvi che abbiamo l’obbligo etico e spirito di valutare ciò che ci è stato presentato e deliberare se meritano un nuovo processo – anche se sono chiaramente gli assassini – visto che hanno passato anni in prigione e liquidato il loro debito con la società”. È ancora presto per dire se il caso sarà riaperto, dunque, ma ciò che è sicuro è che una serie crime come Monsters, come spesso accade, ha contribuito a smuovere le acque sulla faccenda, come sicuramente farà anche il documentario inedito The Menéndez Brothers che debutterà sempre su Netflix il prossimo 7 ottobre.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2024-10-04 07:18:04 ,