Un cordone di polizia circonda il cimitero di Castelvetrano. Il boss Matteo Messina Denaro, ormai dentro una bara, arriva intorno alle 8.10. Il carro funebre, partito ieri sera dall’obitorio dell’Aquila, ha viaggiato per tutta la notte, attraversando l’Italia. Al cimitero arriva da strade laterali, lontano dal centro città. L’ultimo viaggio del padrino che ha seminato morte e distruzione, per questo era stato condannato all’ergastolo, ma era riuscito comunque a restare latitante per trent’anni, grazie a complicità eccellenti ancora non scoperte.
Adesso,
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-09-27 06:54:25 ,palermo.repubblica.it