La Wagner di Evgheny Prigozhin ‘apre’ in Bielorussia. La compagnia mercenari, dopo il ‘quasi golpe’ di sabato in Russia, avvia la propria attività nel paese del presidente Aleksandr Lukashenko, principale alleato di Vladimir Putin. Un campo militare con la capacità di ospitare 8mila mercenari della Wagner viene costruito in queste ore, ha reso noto il giornale indipendente bielorusso Verstka. I lavori hanno preso il via a Osipovichi, a 200 chilometri dal confine con l’Ucraina, si precisa. L’avvio dell’opera coincide con le voci relative alla presenza di Prigozhin a Minsk e alimenta interrogativi legati alla guerra tra Russia e Ucraina. La Wagner, che per mesi è stata impegnata nella battaglia di Bakhmut, ora avrebbe una base di partenza a nord dell’Ucraina. Ce n’è abbastanza per interrogarsi ancora sui fatti di sabato 24 giugno.
“Putin e l’establishment russo ne escono sicuramente indeboliti. Potrebbe essere l’inizio della sua fine. Alcuni analisti hanno assistito alla marcia di Prigozhin come a un evento positivo per l’Occidente ma la presa del potere da parte di qualche falco dovrebbe invece impensierirci”, dice all’Adnkronos il generale Luigi Chiapperini, ex comandante del contingente multinazionale Nato in Afghanistan e membro del Centro Studi dell’Esercito, sulle prospettive dopo il presunto tentato golpe in Russia.
“Quello che è sembrato un tentativo di golpe può essere letto sotto diversi punti di vista – spiega il gen. Chiapperini – È verosimile che il cerchio magico di Putin inizi a presentare delle crepe. Sicuramente il fatto che non si sia riusciti ad evitare e ad anticipare le mosse di Prigozhin denota la fragilità del fronte interno russo, con diatribe inizialmente verbali che sono poi sfociate in azioni militari all’interno del territorio russo. Che ci siano stati screzi tra i wagneriti e il vertice militare russo è cosa nota ma uno scontro militare risultava improbabile. Quindi ciò che è successo e quanto mai inquietante. Lo stop alla cosiddetta Marcia per la giustizia verso Mosca si è interrotta ma potrebbe esserci una diversa chiave di lettura”.
Infatti, secondo il generale Chiapperini “l’intera faccenda risulta a dir poco strana assistendo alla penetrazione delle colonne di Prigozhin verso Mosca contrastata solamente da alcuni velivoli mentre le forze di sicurezza rimanevano alquanto passive. Allora sorge il dubbio che quella dell’ineffabile Prigozhin possa essere una ‘maskirovka’ cioè una messinscena per attaccare nuovamente l’Ucraina da nord. Alcuni dei mercenari ‘graziati’ e mandati in Bielorussia in ‘esilio’ con tutto il loro armamento fa quindi sorgere dei dubbi”.
“Sarebbe un piano di inganno da maestro. Lo ritengo uno sviluppo della situazione poco probabile ma non impossibile, considerate le tante farse alle quali stiamo assistendo – prosegue il generale Chiapperini – A complicare la situazione c’è il vuoto informativo sulla sorte del Capo di Stato Maggiore della Difesa Gerasimov odiato da Prigozhin. Potrebbe essere la volta di Surovikin, un falco più vicino a Prigozhin. I prossimi giorni ci diranno cosa realmente sia accaduto”.
Ora “Prigozhin rimane con i resti delle sue milizie o una scheggia impazzita le cui mosse dovrebbero impensierire tutti oppure”, oppure nel caso si sia trattato davvero di una messinscena, “nuovamente uno strumento utile ancorché pericoloso nelle mani di Putin per futuri disegni operativi sul terreno o geostrategici – conclude – Mosca ha ricevuto rinnovate dichiarazioni di vicinanza da parte di Pechino ma in queste situazioni così fluide gli equilibri risultano labili e facili da rompere”.
Dopo un paio di giorni di stand-by, intanto, le attività della Wagner riprendono anche nel territorio della Russia. Il centro Wagner PMC di Novosibirsk, sbarrato da sabato, ha riaperto e ripreso la sua attività di reclutamento, ha reso noto un dipendente, citato dall’agenzia russa Tass. I poster pubblicitari sono stati nuovamente riaffissi all’ingresso degli uffici. Il quartier generale della compagnia di mercenari a San Pietroburgo “lavora normalmente”, ha scritto la stessa Wagner in una nota diffusa attraverso Telegram. “Nonostante gli eventi che si sono verificati, il centro continua a funzionare in modalità normale in conformità con la legge della Federazione Russa”, ha dichiarato l’ufficio del gruppo Wagner in una nota. Wagner ha “lavorato per il futuro della Russia”, si legge ancora nel comunicato, dove si ringraziano i sostenitori del gruppo.
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2023-06-26 16:21:47 ,