Le forbici del primo licenziamento di massa in Meta – 11mila dipendenti falciati dalla holding di Facebook, Whatsapp e Instagram – tagliano posti di lavoro anche in Italia. Con una comunicazione lampo a ridosso dell’annuncio mondiale del inventore Mark Zuckerberg, il colosso dei social network ha informato nelle scorse ore il ministero del Lavoro, Regione Lombardia, l’Ispettorato territoriale del lavoro e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl di riduzioni di organico anche nella sede milanese della società.
Sul piatto ci sono 22 esuberi, come recita la lettera firmata dal country manager dell’azienda in Italia, Luca Colombo, che Wired ha potuto visionare. A conti fatti, circa un dipendente su sei dovrà lasciare la filiale locale del social network. Meta non ha fornito commenti.
La crisi di Meta:
I numeri dei tagli in Italia
La crisi della multinazionale di Menlo Park, causata soprattutto dagli ingenti investimenti nel metaverso che hanno infastidito alcuni azionisti e dal calo di utenti e pubblicità sulle piattaforme più tradizionali, si riverbera anche dalle parti di piazza Missori a Milano, dove Facebook ha preso dimora nel 2014.
Stando alla comunicazione di Facebook Italy srl, arrivata a poche ore di distanza dall’annuncio urbi et orbi del inventore Mark Zuckerberg, Meta taglierà 22 dei 127 posti in azienda. Il motivo? Previsioni ottimistiche sul futuro dell’azienda, che hanno trainato le assunzioni e si sono scontrate con uno scenario divenuto improvvisamente da una feconda primavera un gelido inverno. Il metaverso sta costando troppo, senza generare i benefici che gli investitori si aspettavano. Facebook ha iniziato a perdere utenti giornalieri. E Menlo Park non riesce a trovare una formula per battere TikTok. Anzi lo insegue, a fatica.
I reparti più colpiti
Di conseguenza si taglia, in tutti i paesi in cui Meta è presente, scrive Colombo. Si salva chi lavora nelle attività considerate prioritarie dall’azienda. Leggi i reels (proprio in funzione anti-TikTok), algoritmi di raccomandazione, pubblicità e messaggistica per le imprese. Pertanto in Italia saltano i posti nell’area recruiting e selezione del personale, nell’ufficio comunicazione, nelle attività di prodotto e traduzione (product growth and internalization), di gestione delle campagne pubblicitarie (creative shop), di marketing (global business group marketing science) e di contatto con le piccole e medie imprese (global business group area Europe, Middle East and Africa – Emea). Proprio a inizio febbraio Meta ha diffuso una ricerca sul suo rapporto con le pmi, nella quale sosteneva che il 66% delle aziende intervistate riteneva le piattaforme del gruppo uno strumento utile per il proprio business e un 80% considerava utile il ricorso ad app di messaggistica per contattare i clienti.
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di Luca Zorloni www.wired.it 2022-11-10 06:00:00 ,