L’arrivo in Italia dopo il carcere in Egitto : «È il giorno più bello della mia vita»
«È il giorno più importante della mia vita, è bello essere in Italia». Al polso ha il braccialetto blu della campagna per la sua liberazione. C’è scritto Free Patrick Zaki. E lui adesso è free come non lo è mai stato. Scarcerato e graziato, più libero di sempre.
Eccolo, Patrick Zaki. Il ricercatore, il sognatore, il volto dei diritti umani ritrovati. I suoi 32 anni sono infilati in un paio di pantaloni scuri, una camicia bianca e una giacca blu. E le sue prime parole in terra (di nuovo) italiana le dice all’aeroporto di Malpensa, a un muro di microfoni, telecamere, taccuini; sorride e mostra le dita in alto per la v di vittoria o per l’ok, va tutto bene. Adesso sì che va tutto bene, finalmente.
«Non esiste una lingua che contiene le parole per dire come mi sento, una bella sensazione», dirà poche ore dopo nella sua Bologna, nel rettorato della sua università, fra i suoi amici. «È un sogno che si avvera, sono qui, nella città a cui appartengo e che resta la città della libertà».
Acustica pessima, brusio diffuso. Ma…
Author: Giusi Fasano, inviata a Bologna
Data : 2023-07-24 05:22:56
Dominio: www.corriere.it
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