“E’ la sconfitta dell’Europa, di un sistema che lavora sempre in emergenza e non mette mai in atto delle reali e vere politiche migratorie. Qui siamo tutti stanchi e provati sia fisicamente che psicologicamente, la situazione sta diventando ingestibile e insostenibile”. A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, arrivando al molo Favaloro, dove ormai da più di 48 ore si susseguono interrotti gli sbarchi. Centodieci ieri, già oltre una ventina oggi a partire dalla mezzanotte con l’hotspot di contrada Imbriacola arrivato ad ospitare quasi 7mila persone. Un neonato di cinque mesi è deceduto dopo che il barchino su cui viaggiava si è capovolto prima dell’arrivo dei soccorritori. “Sul molo adesso sono un migliaio circa, la gente si accalca per salire sul bus della Croce Rossa. Sono immagini che fanno male”, dice con amarezza il primo cittadino.
“Adesso l’importante è superare questa fase dove c’è un’umanità che chiede aiuto: sono arrivate circa 7mila persone, oltre 100 sbarchi – aggiunge -. Poi il Governo deve prendere provvedimenti strutturali e seri, non è possibile continuare in questo modo. Quello che addolora è vedere che mentre l’Italia cerca di far fronte a questa umanità che chiede aiuto l’Europa che chiude tutto”.
Già ieri il sindaco era tornato a chiedere navi in rada per “il soccorso e il trasferimento veloce” dei migranti sulla terraferma con l’intervento della Difesa. “Si convochi un Cdm urgente qui per individuare le azioni da intraprendere”, aveva detto. Un invito senza risposta al momento. “Su questo non ho avuto nessun riscontro. In queste ore ho avuto solo qualche interlocuzione con i componenti della struttura di emergenza del ministero dell’Interno”. Dal sindaco arriva l’ennesimo accorato appello. “Qualcuno si faccia sentire, qui c’è bisogno di personale, di ambulanze. Faccio un appello anche alla Protezione civile: intervenga per aiutarci”.
[email protected] (Web Info) 2023-09-13 08:10:30
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