Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è in vacanza. Agli appelli accorati dei sindaci di tutta Italia alle prese in questi giorni di agosto con l’emergenza accoglienza dei migranti che sbarcano, su tutti i minori non accompagnati, non risponde. Ma “fonti del Viminale” non nascondono l’irritazione per le proteste che piovono sul ministero e che vengono definite “surreali”.
Irritazione, quella del ministero, indirizzata in particolare agli amministratori del Pd: dal delegato immigrazione dell’Anci Matteo Biffoni, sindaco di Prato, ai sindaci di Toscana ed Emilia, regioni dove è particolarmente consistente il numero dei migranti. “La mancata adozione dello stato di emergenza da parte delle 4 regioni a guida centrosinistra, ha ritardato alcuni interventi sul territorio”, la replica del Viminale.
Che fa finta di non cogliere le proteste altrettanto forti arrivate in questi giorni da sindaci di regioni a guida centrodestra come Lombardia e Veneto o da amministratori leghisti. Ieri, addirittura, con un post su Facebook il segretario della Lega del Verbano Cusio Ossola, Enrico Montani, ha scritto a caratteri cubitali e su sfondo rosso: “Per me Piantedosi si deve dimettere!!!”, poi cancellato.
Al fianco dei sindaci la segretaria del Pd Elly Schlein: “I sindaci hanno ragione nel chiedere risorse, il governo li convochi subito”.
E il responsabile immigrazione dem aggiunge: “Il Viminale fa sapere che la polemica dei sindaci sulla gestione dell’accoglienza sarebbe ‘surreale’. Qua l’unica cosa ‘surreale’ è la politica di un governo che fa accordi coi dittatori, non si impegna nei salvataggi in mare e lascia da sole le città”.
Nei prossimi giorni sarà a Bologna il commissario per l’emergenza immigrazione Valerio Valenti. In città Proseguono ad arrivare migranti e minori non accompagnati e la prefettura sembra aver alzato bandiera bianca chiedendo ancora una volta al Comune di farsene carico.
A criticare la linea del Viminale è stata però in particolare l’Anci, per quanto riguarda i minori non accompagnati: “Con questi numeri”, ha detto il sindaco di Prato e responsabile immigrazione Matteo Biffoni, le amministrazioni locali non potranno “garantire il rispetto delle condizioni stabilite per legge, e la responsabilità è dello Stato centrale. Non ci sono gli hub di primissima accoglienza, non ci sono le risorse per la mediazione culturale”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-08-20 18:42:03 ,www.repubblica.it