Durissima presa di posizione della Fifpro, il sindacato mondiale dei calciatori professionisti, contro la Fifa. In un comunicato diffuso subito dopo l’ufficializzazione del format del nuovo Mondiale per club, che dal 2025 viene allargato a 32 squadre, l’organismo sindacale ha stigmatizzato “la totale assenza di misure per la salvaguardia della salute dei calciatori”: il tema è particolarmente attuale e in Italia la questione del rischio infortuni è stata denunciata da alcuni allenatori, in particolare dal laziale Sarri e dal milanista Pioli.
Il comunicato
Il comunicato di Fifpro va subito dritto al punto e attacca l’ente presieduto da Gianni Infantino: “La decisione del Consiglio Fifa di programmare la prima edizione della Coppa del mondo per club a 32 squadre tra il 15 giugno e il 13 luglio, senza implementare ulteriori misure di salvaguardia del carico di lavoro dei giocatori, dimostra una mancanza di considerazione per la salute mentale e fisica dei giocatori partecipanti, nonché un disprezzo per la loro vita personale e familiare. La competizione ampliata ridurrà il tempo di riposo e di recupero di questi giocatori nella stagione 2024-25 e sconvolgere ulteriormente i mercati nazionali del lavoro, alterando l’equilibrio tra competizioni nazionali e internazionali. I giocatori dovranno esibirsi al fine di una stagione di 11 mesi con poche prospettive di riposarsi a sufficienza prima di quella successiva
inizia la stagione”.
La preoccupazione principale – prosegue il documento – è “l’estrema pressione mentale e fisica per i giocatori, con più competizioni per club e nazionali e il rischio di esaurimento fisico, infortuni, problemi di salute mentale, prestazioni ridotte e rischi per la longevità della carriera. I diretti interessato hanno ripetutamente espresso preoccupazione per l’aumento del carico di lavoro con i loro sindacati nazionali di giocatori”.
L’allarme dei calciatori
Tuttavia, conclude Fifpro, i calciatori non sono mai stati ascoltati e il loro allarme non è stato recepito: “Ancora una volta le decisioni sulle competizioni sono state introdotte senza implementare misure di salvaguardia adeguate e senza garantire alcuna voce in capitolo ai giocatori, che pure sono in prima linea nel promuovere la popolarità del gioco e nel generare gli introiti per tutto il movimento calcistico, con la loro abilità e il loro impegno. L’annuncio della Fifa, nel marzo 2023, della creazione di un gruppo di lavoro sul benessere dei giocatori non ha avuto seguito e le richieste di Fifpro di avviare questo processo sono state disattese e lasciate senza risposta. L’attuale discussione sul calendario non solo ha escluso i sindacati dei calciatori dalla valutazione del futuro formato delle competizioni, ma ha ignorato la voce dei giocatori su un tema personale come la propria salute, il proprio benessere e le proprie prestazioni”. Con urgenza, dunque, Fifpro chiede a Infantino “di discutere al più presto con tutte le parti interessate l’introduzione di una serie di norme di base sulla salute e la sicurezza dei giocatori, per sostenere il benessere dei calciatori professionisti”.