di Kevin Carboni
L’incrociatore lanciamissili Moskva, nave ammiraglia della flotta russa nel mar Nero, è stato gravemente danneggiato da un esplosione che ha coinvolto i depositi di munizioni presenti a bordo. Non sono ancora state chiarite né la dinamica dell’incidente, né la quantità di danni riportati dal vascello che, secondo fonti ucraine, starebbe affondando al largo di Odessa, mentre per i russi starebbe venendo rimorchiata in un porto per le riparazioni.
L’unica certezza è che l’intero equipaggio, composto da 500 unità, è stato evacuato a bordo di altre navi e che il Moskva è stato interessato da una violenta esplosione. Lunga 186 metri ed equipaggiata con 16 missili anti nave con gittata da 700 chilometri, è in servizio dal 1983 ed è stata usata sin dalle prime fasi dell’invasione russa dell’Ucraina. Il suo danneggiamento rappresenta quindi un grave colpo per la Russia e per il presidente Vladimir Putin.
Stando alle dichiarazioni di Maksym Marchenko, governatore di Odessa, riportate dal Guardian, “i missili anti nave Neptune, a guardia del mar Nero, hanno causato danni molto gravi alla nave russa”. L’Ucraina ha quindi rivendicato l’attacco, che sarebbe il secondo diretto verso un vascello russo, dopo quello che ha portato all’affondamento della Orsk, la più grande nave da sbarco impiegata durante l’invasione.
Dall’altra parte, sulle pagine dell’agenzia si stampa statale Tass, il ministero della difesa di Mosca ha sostenuto come la nave sia stata seriamente danneggiata a causa “di un incendio che ha fatto esplodere le munizioni trasportate dall’incrociatore missilistico Moskva”. Aggiungendo come l’equipaggio fosse stato già evacuato e l’incrociatore trasportato verso un porto sicuro.
L’agenzia stampa Reuters ha rilasciato un commento in cui dichiara di non essere stata in grado di verificare le dichiarazioni di entrambe le parti. Mentre John Kirby, portavoce del Pentagono, ha dichiarato che anche l’esercito statunitense non ha ancora abbastanza informazioni per smentire o confermare quanto detto da Mosca e da Kyiv. “È certamente possibile che sia stata colpita da un missile” ha detto Kirby a Reuters “ma è anche del tutto possibile che si sia trattato di un incidente dovuto a un guasto della nave stessa”.
La perdita o la neutralizzazione della Moskva rappresenterebbe una forte battuta d’arresto per le manovre russe. Infatti, al cinquantesimo giorno dall’inizio dell’inaccettabile occupazione militare dell’Ucraina, non poter contare su una delle proprie navi ammiraglie potrebbe pesare in questa fase del conflitto, mentre il Cremlino si prepara a un nuovo assalto nella regione del Donbass, che potrebbe determinare gli esiti dell’invasione.
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www.wired.it
2022-04-14 14:42:55