È ammissibile che un gruppo di calciatori giochi contro l’allenatore? Che, nonostante riceva regolare ingaggio, non si impegni o addirittura favorisca l’avversario? Gli addetti ai lavori negheranno anche l’evidenza. I cinici replicheranno: è sempre accaduto. Eppure mette tristezza, quando succede. Prendiamo il caso del Bayern Monaco. Ci vuole uno storico per ricordare l’ultima volta che ha perso due partite di seguito senza segnare.