Iniziativa del deputato a tutela della lingua nazionale nella pubblica amministrazione. L’esempio di Francia e Spagna e i 9.000 anglicismi censiti dalla Treccani. Ma il problema resta il «burocratese»
Torneremo a chiamare «arzente» il cognac o «Tristezze di San Luigi» il brano jazz «St.Louis blues» come ai tempi del Ventennio? Oppure, più prosaicamente imiteremo francesi che usano «ordinateur» in luogo di «computer»? Tocca uno dei temi pop più dibattuti la proposta di legge avanzata dal deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli che punta a disincentivare l’uso di termini stranieri al posto dell’italiano e si spinge a chiedere multe per responsabili della pubblica amministrazione che eccedono in anglicismi. Il parlamentare meloniano invoca sanzioni fino a 100.000 euro.
C’è chi vi leggerà nostalgie autarchiche o scioviniste e chi invece una lotta al malvezzo – in verità molto sentito e oggetto di sarcasmo – di ricorrere all’inglese per darsi un tono; tipo al ricorso a termine «smartabile» (per indicare un lavoro che può essere eseguito da abitazione), «mission» o «feedback». Nero su bianco c’è il provvedimento…
Author: Claudio Del Frate
Data : 2023-03-31 16:23:19
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