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Comitato,censura politica. Borrelli, rimuovere subito
(ANSA) – NAPOLI, 30 AGO – Il Tar Campania ha comunicato la
decisione avversa al ricorso in difesa del murales “Verità e
Giustizia per Ugo Russo”, considerandolo come una
“trasformazione fisica dell’immobile” e avvalorando perciò
l’interpretazione dell’amministrazione comunale che vuole
rimuovere l’opera. Una sentenza che viene criticata dal Comitato
“Verità e Giustizia per Ugo Russo”, che ricorda come la
Soprintendenza si fosse espressa a favore del murales come
“opera decorativa”.
Per il Comitato “è una sentenza pesantemente condizionata dal
clima politico e diffamatorio alimentato istituzionalmente e
mediaticamente intorno al murales. Nei fatti del resto
l’iniziativa dell’amministrazione è una censura politica
travestita di cavilli amministrativi per aggirare il dettato
della Costituzione e di molte sentenze che vietano di entrare
nel merito dell’interpretazione di un’opera d’arte. Il danno
collaterale è che da oggi quasi tutta l’arte muraria del centro
storico di Napoli (dal San Gennaro di Jorit a Banksy a quasi
tutti i murales del rione Sanità di Bosoletti, Tono Cruz ecc)
uno dei principali patrimoni artistici di questo tipo in Europa,
è di fatto qualificata come illegittima e abusiva perchè ‘viola
il piano regolatore'”. Opposto il giudizio del consigliere
regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde): “Adesso ci
aspettiamo che rapidamente venga cancellato l’omaggio al baby
rapinatore. La famiglia potrà ricordare il ragazzo in privato e
nella propria abitazione non di certo imporre al quartiere e
alla città un modello di vita sbagliato e criminale finito
purtroppo in modo tragico. Gli omaggi vanno fatti agli eroi
napoletani e alle vittime della criminalità non a questi
soggetti”. (ANSA).
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