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MANNinColours ed EcoValors con misurazione temperatura statue
(ANSA) – NAPOLI, 12 OTT – Sensori al Museo Archeologico
Nazionale di Napoli per il monitoraggio ambientale nell’ambito
dei progetti scientifici MANN in Colours ed EcoValors, voluti
dal direttore Paolo Giulierini, che si arricchiscono di nuovi
percorsi: al via la rilevazione della temperatura delle sculture
nella Collezione Farnese già indagate per la ricerca delle
tracce di colore. Partner scientifici sono l’Università di Roma
Tor Vergata ( “EcoValors”), l’Università di Perugia, con il
supporto dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del
CNR. Per definire lo stato di salute delle statue e delle aree
che le ospitano ci si avvale di due strumentazioni: da una
parte, in cinque spazi del Museo sono stati installati dei
sensori che captano la concentrazione di inquinanti in situ; a
queste apparecchiature si aggiunge un campionatore volumetrico
per aspirazione d’aria. La piccola scatolina aspira dieci litri
d’aria al minuto, successivamente tramite una piastra Petri, lo
scienziato identifica le spore fungine in un ambiente. Grazie
all’intreccio dei dati, si potrà capire quali sono i rischi
provenienti dall’esterno dell’edificio (acidi e ossidi di azoto
da inquinamento viario) e quali sono li pericoli legati alla
presenza umana in sala. Nel caso in cui gli esperti
identifichino valori limite saranno adottate misure di
contenimento, in particolare per una corretta circolazione
dell’aria. Le indagini sulla temperatura sono fatte con
termocamera FLIR, che identifica le aree calde e fredde e quindi
eventuali microfessurazioni, in cui potrebbero insinuarsi acqua
e inquinanti. Alla presentazione hanno partecipato, Cristiana
Barandoni, Responsabile scientifico per il Museo dei progetti(
quello sul colore delle statue antiche terminerà nel 2023 e
prevede anche ‘cantieri aperti’) , Ivo Allegrini (già Direttore
dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR di Roma,
amministratore unico- Envint srl), Federica Valentini
(ricercatore e professore aggregato Dipartimento di scienze e
tecnologie chimiche/ Università degli studi di Roma “Tor
Vergata”), Luigia Ruga (Laboratorio di biologia del restauro-
Dipartimento di ingegneria civile e ambientale- Università di
Perugia) e Alessia Allegrini (tecnologo CNR- ISPC). (ANSA).
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2021-10-12 15:27:32 ,