Musei, le collezioni online dei più noti al mondo sono in down dopo un cyberattacco

Musei, le collezioni online dei più noti al mondo sono in down dopo un cyberattacco


Neppure il mondo dell’arte e dei musei sembra essere immune alle minacce del cybercrimine. Di recente Gallery Systems, il fornitore leader mondiale di soluzioni software per la gestione di gallerie e collezioni museali, ha annunciato di essere rimasto vittima di un attacco ransomware la scorsa settimana, che ha causato interruzioni continue ai suoi sistemi. Un problema tutt’altro che irrilevante considerando che il portfolio clienti del fornitore vanta musei di fama internazionale quali il MoMA di New York, il Museum of Pop Culture (MoPOP) di Seattle, la Barnes Foundation e il San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA).

L’attacco

Giovedì 28 dicembre 2023 alcuni sistemi informatici che eseguono il nostro software sono stati criptati, impedendone il funzionamento – si legge nella lettera inviata da Gallery Systems ai suoi clienti -. Abbiamo lavorato 24 ore su 24 per ripristinare l’accesso al software e apprezziamo sinceramente la vostra pazienza in questo periodo. Ripristineremo i vostri dati con l’ultimo backup disponibile”. Secondo quanto riportato dalla società, infatti, alcuni dei server colpiti sono responsabili dell’hosting della piattaforma eMuseum, un servizio che permette a università e musei di organizzare vere e proprie mostre e/o collezioni digitali fruibili dagli utenti online. Al momento, infatti, molte di queste collezioni risultano offline, dato che Gallery System è a lavoro per cercare di capire quali sono stati i danni reali di questa violazione.

Nel frattempo, nessuna gang di ransomware ha rivendicato l’attacco, lasciando così gli esperti di sicurezza della società alla ricerca di un colpevole da identificare. In ogni caso, Gallery Systems ha avvisato le autorità competenti di quanto accaduto, così da poter ricevere un supporto in questa “caccia all’uomo”. E in attesa che i nomi dei cybercriminali che hanno attaccato la compagnia vengano allo scoperto, le collezioni digitali dei musei più noti al mondo rimangono offline, costringendo così gli appassionati d’arte a rimanere lontani dai capolavori più belli dell’arte internazionale.



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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2024-01-03 14:46:22 ,

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