Harry Belafonte, 96 anni compiuti il mese scorso, è deceduto oggi nella sua abitazione nell’Upper West Side di New York a causa di un’insufficienza cardiaca. Lo ha reso noto il portavoce del cantante e musicista americano, citato dai media statunitensi.
Belafonte, che negli anni 50 aveva sfondato le classifiche pop ma anche le barriere della razza, diventando una forza nel movimento per i diritti civili. Harold George Bellafanti Jr, questo il vero nome di Harry Belafonte, era nato il 1 marzo 1927 nel quartiere Harlem di New York da genitori giamaicani. Come cantante a partire dagli Anni cinquanta portò alla ribalta la musica caraibica ispirate al calypso, uno stile musicale originario di Trinidad e Tobago con canzoni come Day-O (The Banana Boat Song) e Jamaica Farewell. Il suo album di esordio, “Calypso”, che le conteneva entrambe, fu il primo di un artista a vendere più di un milione di copie, a conferma dell’enorme successo registrato sia negli Usa sia in Europa. Impegnato nelle battaglie dei diritti civili e nelle attività umanitarie, nel 1987 fu nominato ambasciatore dell’Unicef.