Elon Musk parla – e straparla – alla conferenza DealBook del New York Times davanti a una influente platea di esponenti della Corporate America e della politica. L’imprevedibile e controverso magnate hi-tech di Tesla, SpaceX e oggi soprattutto del social media X, ha preso di mira a colpi di espliciti insulti a ruota libera critici, detrattori e aziende che oggi lo considerano un rischio eccessivo e fermano la pubblicità sulla piattaforma di microblogging.
“F… you”, “Andate aff…..” ha dichiarato e ripetuto riferendosi al crescente novero di grandi aziende che ha sospeso o cancellato la pubblicità sulla piattaforma, sull’onda di un suo post ampiamente giudicato antisemita e di accuse d’una crescente presenza su X di contenuti razzisti, di estrema destra e a volte filonazisti. Di più: Musk, intervistato nella serata di ieri dall’organizzatore della conferenza Andrew Ross Sorkin, ha anche chiamato in causa personalmente Bob Iger, Ceo di Disney, tra i marchi che hanno di recente ritirato pubblicità. “Sono stato chiaro? Hey Bob, se sei tra gli spettatori, questo è come mi sento”. Iger era stato intervistato poche ore prima sullo stesso palco e aveva dichiarato che a questo punto “l’associazione” con le posizioni prese da Musk e con X “non era necessariamente positiva per noi”.
Il magnate ha ammesso che il boicottaggio di X potrebbe causare il suo completo fallimento, potrebbe “uccidere” la società. Ma ha aggiunto che il pubblico metterebbe sotto accusa i marchi che lo boicottano, non la sua leadership e le sue esternazioni. Ad oggi 200 aziende, oltre a Disney anche Apple, Ibm e Comcast per citare solo alcune delle maggiori, hanno bloccato la spesa su X e l’esodo potrebbe costare alla società 75 milioni di dollari solo questo trimestre.
“Se qualcuno cerca di ricattarmi con la pubblicità, con i soldi, andate aff….. Non fate pubblicità”, ha affermato Musk sfidando i critici. Ancora: “Non voglio che facciano inserzioni”. Musk ha poi detto di non temere di “essere odiato”.
Musk si è poi scusato per il post che ha scatenato la crisi, che ha definito come male interpretato ma comunque il “più sciocco” di sempre. “Mi spiace, è stato sciocco da parte mia. Dei miei 30.000 post potrebbe essere il più sciocco che abbia mai fatto. Ho provato a chiarirlo”. Ha aggiunto che però è “ovvio che non sono affatto un antisemita, nei fatti sono filo-semita”.