Mutuo, problemi con le rate? Le strade in banca
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Trovare d’intesa con i clientisoluzioni senza nuovi oneri” per prevenire eventuali problemi legati alle rate del mutuo a tasso variabile. È questa la richiesta arrivata alle banche dall’Associazione bancaria italiana (Abi), che è l’associazione che le rappresenta, per tutelare sia i risparmiatori, sia gli stessi istituti. In caso di mancato pagamento delle rate, questi ultimi sarebbero infatti costretti a registrare a bilancio il credito deteriorato, con maggiori oneri di capitale. Nello specifico, l’invito riguarda casi di mutuo a tasso variabile, quindi influenzato dal rialzo dei tassi deciso dalla Banca centrale europea per raffreddare l’inflazione, e senza un tetto massimo stabilito, il cosiddetto “cap”. Parliamo del 37% dei 425 miliardi di euro dei mutui per acquistare abitazione.

Compatibilmente con “le possibilità operative delle singole banche” e con “i limiti imposti dalla regolamentazione europea e le condizioni anagrafiche dei soggetti beneficiari”, la strada indicata dal presidente Antonio Patuelli ai propri associati dopo i numerosi colloqui intercorsi con il ministero dell’Economia e delle Finanze va nella direzione di aiutare i mutuatari, spiazzati negli ultimi mesi dai vari aumenti dei tassi di interesse stabiliti dalla Bce.

Sono tre le possibili iniziative che le banche associate all’Abi possono mettere in campo nelle prossime settimane. La prima è l’allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti relativi all’acquisto della prima abitazione. Un’altra ipotesi prevede poi l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari della rinegoziazione del mutuo ipotecario da variabile a fisso, oggi possibile solo per soggetti con reddito Isee non superiore ai 35mila euro e con mutui di importo non superiore ai 200mila.

Gli istituti saranno poi tenuti a informare i clienti della possibilità di ricorrere al fondo Gasparrini, il fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima abitazione, per sospendere il pagamento delle rate nel caso di perdita del lavoro o di disoccupazione. Dovranno infine rimanere ferme la possibilità di trasferire senza spese e costi il mutuo ipotecario da un istituto a un altro e quella di trasformarlo da mutuo a tasso variabile a mutuo a tasso fisso. Una misura, quest’ultima, di cui l’Associazione bancaria italiana aveva sottolineato l’esistenza anche in un memorandum, lo scorso 9 luglio.



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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-07-20 12:31:08 ,

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