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(di Mario Zaccaria)
“Come ci si sente ad essere in
testa alla classifica? Direi che è un pochino prematuro
parlarne, il campionato è lungo! Sappiamo da dove siamo partiti
e stiamo lavorando per tornare al Napoli in Europa. Siamo
focalizzati strettamente su quello”. Giovanni Manna, direttore
sportivo del Napoli, getta acqua sul fuoco degli entusiasmi
determinati dal primo posto in classifica.
“Bisogna esser lucidi – dice intervenendo al Social Football
Summit allo Stadio Olimpico di Roma: – e non farsi pervadere dal
sentimento dei tifosi. Una città calda che mi sta dando davvero
tanto. Ogni giorno, la gente ti chiede. E ti senti in dovere di
dare. Poi è chiaro che ci sono aspettative alte dopo lo scudetto
di due anni fa. Bisogna fare un percorso e ripartire. Sappiamo
che è un obiettivo lontano e oggettivamente complicato, dobbiamo
restare umili e lavorare”.
Il ruolo di direttore sportivo è sempre più delicato e
complicato. “Nelle nostre figure – spiega Manna – il calcio sta
cambiando: tante proprietà straniere anche nel nostro calcio,
bisogna avere competenze extra calcistiche e tecniche. A volte
ti devi rapportare con proprietà straniere, la comunicazione è
cambiata, sicuramente è complicato: spero di portare il mio know
how in questo ruolo. Alla Juve stavo benissimo, ho fatto un
percorso incredibile. Ma quando ti chiama il Napoli per un ruolo
del genere, non puoi dire di no”.
Il direttore sportivo del Napoli conferma di avere un ottimo
rapporto con Antonio Conte. “E’ un allenatore – dice – così
grande che mi ha agevolato in alcune dinamiche: col presidente e
con la squadra. Parlo tutti i giorni con lui e questo mi aiuta.
Ho trovato una persona con le idee molto chiare”.
Sulla squadra e sulla Società pende la spada di Damocle del
rinnovo di Kvaratskhelia. “Noi – osserva Manna – vogliamo
riconoscere il percorso di Khvicha nel Napoli, perché se lo merita,
al di là del fatto che ha altre due stagioni oltre questa. Noi
vogliamo riconoscere a lui quel che ha fatto, chiaro poi che ci
sono tante dinamiche: dobbiamo trovare un accordo su tutto. Non
viviamo questo tormentone con pressione, siamo estremamente
coerenti e portiamo avanti le nostre idee. Non abbiamo un arco
temporale, per finalizzarlo. Ne abbiam parlato, se per loro va
bene si firma. Se no ne riparleremo a giugno”.
Il mercato di gennaio? “Se ci saranno opportunità – dice il
ds – sicuramente le coglieremo. Ma non faremo grandi colpi
avendo investito tanto in estate. Non faremo le cose tanto per
farle”.
Il suo fiore all’occhiello è l’ingaggio di Lukaku. “Romelu –
dice Manna – è un calciatore che in Italia fa comodo a tutti,
migliore averlo sempre che non averlo! Ed è una certezza in
termini numerici, poi ha lavorato con Conte in modo proficuo. Ed
è un giocatore che sposta nel campionato italiano. Ogni
settimana c’è una polemica: Lukaku ha fatto bene, poi male. Ha
fatto 4 gol e 4 assist, sta facendo bene e ha un approccio
carismatico nello spogliatoio. Lukaku ha voluto fortemente
venire a Napoli, e non si discute un calciatore da 300 gol in
carriera”.
“L’entusiasmo che ha la gente – conclude – è incredibile, ti
fan sentire parte di qualcosa che però va gestito”.
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