Author: Nico Falco
Data : 2024-12-20 14:44:00
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aggiornamento
20 Dicembre 2024
15:44
La Guardia di Finanza ha sequestrato 10 tonnellate di prodotti ittici nel mercato di Volla: la merce, che sarebbe finita in tavola per Natale e Capodanno, era priva di tracciabilità.

Immagine di repertorio
Dieci tonnellate di prodotti ittici provenienti dall’estero sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nel mercato ittico di Volla (Napoli), tra i principali del settore e in piena attività in vista delle festività natalizie; sotto chiave sono finite, e successivamente sono state distrutte, centinaia di confezioni di pesce, molluschi e crostacei, che sarebbero stati venduti in questi giorni: motivo del provvedimento, l’assenza di dati della tracciabilità e, di conseguenza, il potenziale pericolo per il consumatore.
Sequestrati astici vivi e capesante
Il sequestro ha riguardato per lo più i prodotti tradizionalmente consumati in questo periodo, sia surgelati sia vivi; oltre ai pesci di vario genere e di polpi, c’erano parecchie capesante e una valanga di crostacei: delle 10 tonnellate, quasi due erano di astici vivi. Secondo le stime il volume di affari della merce superava i 500mila euro.

L’operazione si è svolta nella notte faticosamente trascorsa, tra il 19 e il 20 dicembre e si inquadra nel piano di servizi di polizia economico-finanziaria e tutela della salute dei consumatori intensificato nelle settimane immediatamente precedenti alle festività di Natale e Capodanno; in campo i militari del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli (ROAN), col supporto di personale delle Asl competenti. I prodotti ittici, è stato appurato durante il controllo, erano sprovvisti di tracciabilità, quindi delle informazioni, obbligatorie, su provenienza, trasporto e conservazione.
Sanzionate 5 imprese, trovato dipendente in nero
Nel corso dell’intervento sono stati sanzionati, per 50mila euro totali, i legali rappresentanti di cinque imprese del settore, che avevano anche omesso di adempiere le comunicazioni UVAC (Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari), previste per i prodotti importati dall’estero, e non avevano segnalato l’inizio dell’attività sul portale Gisa della Regione Campania; durante l’ispezione è stato infine accertato che un dipendente era al lavoro in nero.
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Nico Falco , 2024-12-20 14:44:00 ,