Napoli:Demanio e Comune, accordo per rilancio beni storici – Campania

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Manutenzione e sostenibilità, da Castel dell’Ovo a Ex Opg


(ANSA) – NAPOLI, 27 LUG – Il Demanio ha firmato con il Comune
di Napoli un accordo di collaborazione, condividendo con la
città gli edifici che appartengono al demanio e mettendo a
disposizione sia l’ufficio progettuale che alcuni fondi per
sostenibilità e manutenzione. L’accordo – firmato oggi a Napoli
dal sindaco Gaetano Manfredi e dal direttore del Demanio
Alessandra dal Verme – è generale, ma parte da sette edifici
considerati di primo piano negli interventi da fare al più
presto: Castel dell’Ovo, l’ex Riformatorio Filangieri, l’ex OPG,
le Cavità di Napoli, il Complesso Trinità delle Monache, l’ex
Arsenale Militare e i beni confiscati Statali e comunali.
La direttrice del Demanio dal Verme ha sottolienato che “al
patrimonio monumentale va unita la sostenibilità moderna, la Ue
per prima ci dice di esere sostenibili nell’azione e noi
aumentiamo il valore del patrimonio con innovazione e
sostenibilità. Ora partiamo dalla conoscenza, faremo una carta
di identità dell’immobile pubblico, che deve essere conosciuto
in tutti i suoi aspetti, per poter poi progettare valorizzazione
e uso fino alla manutenzione digitale. Ci proponiamo agli
amministratori come gestori e manutentori”.
   
Il Demanio lavorerà a Napoli con un ufficio per la
preparazione dei progetti da realizzare in stretta
collaborazione con il Comune che argina così i forti problemi di
personale tecnico, già più volte sottolineata dal sindaco
Manfredi. “Studiamo insieme al Demanio – ha spiegato Manfredi –
gli edifici pubblici della città per avviare una progettazione
di riuso e la valorizzazione dell’ambito urbano. Questo lavoro
viene fatto insieme al Comune per risvegliare luoghi ora
abbandonati. Non vogliamo spazi abbandonati in città”.
   
Tra i primi progetti che verranno condivisi c’è anche l’ex
Ospedale Psichiatrico Giudiziario (Opg) già usato da diverse
associazioni e movimenti e su cui c’è un progetto di utilizzo
collettivo da parte della cittadinanza. L’obiettivo, già
parzialmente raggiunto, è quello di “valorizzare l’area,
riutilizzando parte degli spazi e dando modo di esprimere
immediatamente le potenzialità intrinseche del luogo e delle
comunità insediate”. I costi sono di 18,5 milioni, di cui 16 già
raccolti con il Pnrr. E’ atteso un mix funzionale con
attrezzature culturali, sportive, per il tempo libero e
ricettive, nonché spazi comuni e servizi di supporto per i
diversi gruppi sociali. Per i movimenti già operativi nell’ex
Opg, il sindaco Manfredi precisa che resteranno ad operare lì ma
“seguendo un regolamento che stiamo costruendo, facendo
partecipare anche loro alla stesura”.
   
All’ex riformatorio Filangieri è prevista invece l’apertura
di un centro di alta formazione delle arti e dell’artigianato
artistico con relativi servizi: 15 i milioni che servono di cui
la metà messi dal Comune.
   
Per le Cavità sotto l’intero territorio cittadino di Napoli
serve al Comune un supporto metodologico per la gestione del
complesso caveario per possibili forme di valorizzazione dei
ricoveri antiaerei, alcuni diventati oggi grandi attrattori
culturali e turistici su cui attivare politiche di
valorizzazione culturale e sociale anche attraverso soggetti
privati e del Terzo Settore. (ANSA).
   

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