Ci siamo sempre lamentati però di come i robot aspirapolvere non riescano, quando si muovono per casa, a riconoscere il contesto: sedie spostate, zaini e ciabatte per terra, la nostra abitazione in realtà (muri a parte) è un mondo per nulla statico. Per risolvere il problema Narwal ha dotato il suo nuovo Freo Z Ultra (899 euro) di un cervello raddoppiato in termini di potenza e in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale per ragionare come farebbe una persona durante la pulizia. Il risultato è un robot adatto alle case più complesse e agli ambienti caotici, con un costo accessibile (se paragonato ai concorrenti) e una buona efficacia. La base non è ai minimi termini per dimensioni, ma è pratica da utilizzare.
La dotazione comprende due telecamere RGB (risoluzione 1080p e angolo di visione a 136°) e un doppio chip AI (Quad core da 1,8 GHz e 1,2 Ghz), ora il robot può rilevare oltre 120 tipologie di oggetti ed scampare a gli ostacoli, come la migliore delle persone in carne ed ossa. Grazie a 1,5 milioni di data point raccolti al secondo, l’obiettivo è scampare a ogni tipo d’ostacolo durante la pulizia, aspetto che permette d’aggirare le classiche situazioni del passato in cui il dispositivo s’incastrava o trascinava oggetti, causando i relativi problemi, poco gestibili soprattutto con l’fruitore fuori casa.
La tecnologia AI Dirtsense 3.0 è utilizzata per riconoscere e gestire separatamente in tempo reale lo sporco secco e quello umido, con una modalità di pulizia che varia in base alle necessità. La potenza di aspirazione è di 12.000 Pa (un ottimo risultato rispetto alla media), la spazzola zero-groviglio pensiero per sminuzzare eventuali capelli o fili presenti sul pavimento è veramente efficace e riduce i problemi di manutenzione. Grazie alla pressione rotante di 12 N a 180 giri al minuto, le spazzole in stile mocio, sollevabili fino a 12 millimetri e con una forma triangolare, riescono a adempiere una pulizia profonda su qualsiasi superficie. Il lavaggio e l’asciugatura sono dinamici, mentre le temperature vanno da 45° (sporco ordinario) a 75°C (pulizia dei batteri). Nonostante la forma però le spazzole non sono impeccabili negli angoli e a volte l’algoritmo, pur di scampare a ostacoli, dimentica alcune (piccole) parti della casa durante la pulizia.