Il Natale potrebbe cambiare nome in favore dell’inclusione all’Istituto universitario europeo di Fiesole (Eui). La notizia della proposta è giunta attraverso l’agenzia Sir che è venuta a conoscenza della comunicazione interna dell’istituto. L’idea arriva dall’università, vjr negli ultimi anni è gestita da Renaud Dehousse, di origine belga, il quale, nel rispetto di quanto stabilito dal Piano per l’uguaglianza etnica e razziale 2023 -2026, volto a promuovere l’inclusione, ha deciso di utilizzare un nome diverso per le festività invernali in modo tale da ribadire l’impegno dell’istituto nel rispetto di tutte le osservanze. Sul documento, infatti si legge che le diverse religioni professate da coloro che si trovano all’interno dell’Eui verranno riconosciute dal calendario a patto che tutte le ricorrenze e le celebrazioni vengano comunicate con un linguaggio inclusivo. La proposta avanzata dall’istituto è quella di chiamare il Natale con l‘espressione “festa d’inverno”, spogliando il nome da qualsiasi riferimento alla religione cristiana. La decisione, ancora in fase di valutazione, ha attirato una serie di critiche e polemiche, tra cui anche quelle che riguardano la sede dell’istituto, che si trova nella Badia fiesolana, che in passato ospitava un oratorio.
Da parte sua, l’istituto ha assicurato: non avverrà alcuna cancellazione delle celebrazioni religiose, che saranno comunque inserite nel calendario universitario. Tuttavia, si tratta di una scelta che guarda a una comunicazione più inclusiva per tutti, anche per quelli che professano altre religioni. Come riporta l’agenzia di stampa Agi, Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che verrà effettuata un‘interrogazione al ministro degli Esteri e a quello della Cultura in merito perché, a suo dire, questo è solo un altro esempio di come con il politicamente corretto si stiano calpestano sempre di più le antiche tradizioni. Il consigliere regionale Giovanni Galli (Lega) ha avvertito che se non verrà effettuata alcuna marcia indietro, verrà annullato il contributo che viene assegnato ogni anno dalla regione all’istituto per la Festa dell’Europa.
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di Chiara Zennaro www.wired.it 2023-10-26 10:50:06 ,