A quasi due anni dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, la Nato ha dato il via alla sua più grande esercitazione militare congiunta dai tempi della Guerra fredda. Per la prima volta in 30 anni, tutti i 31 paesi dell’alleanza militare del Nord Atlantico coordineranno le loro truppe per rispondere a un attacco simulato in Europa, proveniente da est, per testare la propria capacità e velocità di reazione.
“L’Alleanza dimostrerà la sua capacità di rafforzare l’area euro-atlantica attraverso lo spostamento transatlantico di truppe dal Nord America. Il rafforzamento avverrà durante uno scenario di conflitto emergente, simulato contro un avversario quasi al nostro livello”, ha detto il comandante in capo della Nato, il generale Christopher Cavoli, nella conferenza stampa di lancio dell’operazione.
Contrariamente a quanto riferito a settembre 2023, quando l’esercitazione Steadfast defender è stata annunciata la prima volta, saranno 90mila le truppe coinvolte e non solo 40mila. Il numero è inferiore solo all’esercitazione Reforger del 1988, durante la quale sono state spiegate 125mila unità. Parteciperanno anche più di 50 navi, dalle portaerei alle cacciatorpediniere, sottomarini, oltre 80 jet da combattimento, elicotteri, droni e almeno 1.100 mezzi corazzati, tra cui carri armati e veicoli da combattimento di fanteria.
La simulazione durerà fino a maggio 2024 e comporterà un’imponente spostamento di truppe e mezzi da una sponda all’altra dell’Atlantico. Il tutto sarà coordinato dal comando operativo della Allied reaction force con sede in Italia, scelta come base principale lo scorso autunno, in concomitanza con la nomina dell’ammiraglio Giovanni Cavo Dragone a capo del Comitato militare della Nato.
Per la prima volta, parteciperanno alle operazioni Nato anche la Finlandia, ultima arrivata nell’Alleanza, e la Svezia, che, nonostante sia ancora in attesa di ricevere il via libera alla sua adesione da parte della Turchia, sarà inclusa nell’esercitazione, portando il numero totale di paesi coinvolti a 32. Attenzione particolare sarà data al dispiegamento rapido delle forze al confine orientale della Polonia e nei paesi Baltici, confinanti con Russia e Bielorussia. Altri luoghi importanti saranno la Germania, la Norvegia e la Romania.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2024-01-19 10:57:25 ,