Ancora un barcone diretto in Italia affondato. Di nuovo una strage al largo della Tunisia dove almeno 19 persone provenienti dall’Africa subsahariana hanno perso la vita nel naufragio della loro imbarcazione. A segnalarlo alla Reuters è stato Romadan ben Omar, un funzionario del Forum per i diritti sociali ed economici (Ftdes). Ed è sempre più drammatico il bilancio dei viaggi dalla Tunisia verso l’Italia. Negli ultimi quattro giorni, cinque barconi di migranti sono affondati al largo della città meridionale di Sfax, provocando 67 dispersi e nove decessi. Un flusso che sembra inarrestabile.
Oltre 3mila gli arrivi nelle ultime 24 ore, complici la crisi economica e la tensione politica che affliggono la Tunisia. Tunisi è per lo più un territorio di transito per salpare verso il Mediterraneo: i profughi che partono sono originari di Congo, Camerun, Nigeria, Costa d’Avorio e Guinea, Sierra Leone, Siria, Tunisia, Marocco e Burkina Faso, in tanti dicono di aver pagato tremila dinari tunisini per la traversata. La guardia costiera tunisina ha detto di aver fermato 80 imbarcazioni dirette in Italia negli ultimi quattro giorni.
Durante l’ultimo Consiglio europeo, Meloni ha evocato il rischio di 900mila arrivi la prossima estate.
repubblicawww@repubblica.it (Redazione Repubblica.it) , 2023-03-26 06:14:53 ,www.repubblica.it