Tra i 14 arrestati in tutta Italia nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta coordinata dalla procura di Catanzaro ed eseguita dai militari del Ros ci sono anche due indagati residenti a Brandizzo. Si tratta di Francesco Maiolo, 41 anni e Giuseppe Taverniti, 45 anni: due nomi che ricorrono più volte nelle carte dell’inchiesta Echidna, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti per la manutenzione delle autostrade del Piemonte.
In questo caso invece la procura contesta loro l’associazione mafiosa, il traffico di stupefacenti. Insieme a loro sarebbero indagati anche due imprenditori di Nichelino e Orbassano.
L’operazione portata a termine dal Ros ha disarticolato il “locale” di Ariola, cosca attiva nelle Preserre della provincia di Vibo Valentia,
Maiolo e Taverniti sono stati arrestati venerdì a Brandizzo dai carabinieri del Ros di Torino diretti da Andrea Caputo che aveva portato a termine solo due mesi da proprio l’indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta negli appalti per le autostrade del Piemonte.
Nel mirino degli investigatori sulla locale di Ariola c’è stata proprio la ‘ndrina Maiolo, il cui baricentro di azione e’ stato individuato storicamente in una vasta area montana che comprende diversi Comuni tra cui Gerocarne ed Acquaro: l’operazione dei carabinieri ha ricostruito l’assetto di comando ma anche quello “militare” di questa cosca, che si era imposta sul territorio a suon di attentati e di agguati, come quello che nell’ottobre del 2003 portò all’uccisione, con 14 colpi di calibro 12, di tre persone in quella che è passata agli annali come la “strage di Ariola”, per la quale oggi i militari dell’Arma hanno arrestato mandanti ed esecutori.
I pm di Catanzaro contestano contestano ai 14 indagati i reati di associazione di tipo mafioso armata, omicidio plurimo, concorso esterno in associazione mafiosa e altri gravi reati, aggravati dalle modalità e finalità mafiose, quali estorsione, coltivazione di sostanze stupefacenti, concorrenza illecita, turbata libertà degli incanti, rapina, reati in materia di armi.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-06-21 11:54:17 ,torino.repubblica.it