I militari nigerini hanno affermato di aver rovesciato il regime del presidente nigeriano Mohamed Bazoum, in una dichiarazione letta da un loro portavoce alla televisione nazionale di Niamey a nome del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp). «Noi, le forze di difesa e di sicurezza riunite all’interno del Cnsp, abbiamo deciso di porre fine al regime che conoscete», quello del presidente Bazoum, ha dichiarato il colonnello Amadou Abdramane affiancato da altri nove soldati in divisa.
Il presidente deposto Mohamed Bazoum (Ap)
«Ciò segue il continuo deterioramento della situazione della sicurezza, il cattivo governo economico e sociale», ha aggiunto Abdramane sottolineando «l’attaccamento» del Cnsp al «rispetto di tutti gli impegni assunti dal Niger» e rassicurando «la comunità nazionale e internazionale riguardo all’integrità fisica e morale delle autorità deposte in conformità con i principi dei diritti umani».
I militari hanno anche annunciato che tutte le istituzioni del Niger sono state sospese, i confini sono stati chiusi ed è stato dichiarato il coprifuoco a livello nazionale.
Appena diffusa la notizia, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha chiamato il presidente nigerino Mohammed Bazoum «per esprimere il forte interesse degli Stati Uniti «al ripristino dell’ordine costituzionale» nel Paese. «Gli Usa si uniscono al popolo nigerino e ai partner regionali e internazionali nel condannare il tentativo di prendere il potere con la forza», si legge in una nota del dipartimento di Stato americano. Il segretario ha sottolineato che il forte «partenariato economico e sulla sicurezza tra Usa e Niger dipende dalla continuazione del governo democratico e dal rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani». Blinken ha anche spiegato di aver chiesto «il rilascio immediato del presidente Bazoum».
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www.corriere.it
2023-07-26 23:30:14 ,