L’icona ricorda da vicino quella di Apple Music, solo che l’app si chiama Nintendo Music e il colore è il rosso tipico del marchio della casa di videogiochi giapponese. È una nuova piattaforma di streaming musicale, ma dedicata unicamente alle colonne sonore di Super Mario, Zelda, Pokémon e compagnia.
Non è certo la prima app di streaming musicale “verticale”, ovvero dedicata a un genere specifico: Apple ne ha una per la classica, ci sono esempi come Beatport (musica elettronica e DJ), Nugs (dedicata ai “Bootleg ufficiali” di concerti di artisti come Springsteen e i Metallica). I Phish, band popolarissima in America, hanno addirittura una propria app/piattaforma streaming monotematica. Ma finora nessuno aveva pensato ad un’app dedicata alla musica dei videogiochi: ci è arrivata per prima e a sorpresa Nintendo: l’abbiamo provata.
Come funziona Nintendo Music
L’applicazione si scarica su App Store e Google Play, gratuitamente: ma per usarla bisogna accedere con un account Nintendo abbonato al servizio Online (si parte da 3,99€ al mese, con una settimana gratuita di prova). In sostanza, è un servizio che si aggiunge gratuitamente a quelli già offerti da Nintendo per la Switch (multiplayer on line, vecchi giochi, premi digitali etc).
L’app in sé è una via di mezzo tra Spotify (lo sfondo nero, alcuni elementi grafici) e Apple Music che ricorda per l’organizzazione molto pulita dei contenuti. A impressionare è, appunto, l’organizzazione: quella che nello streaming musicale viene chiamato “curation”: i brani musicali sono ricercabili per piattaforma e per gioco (che corrispondono a degli album, comm decine di brani), ma sono anche organizzati in una serie di playlist tematiche molto ben fatte che vanno dai mood (“funzionare”, “Good night”) al posizionamento in scene di gioco (“Title themes”, “Boss battles”) ai personaggi. La riproduzione è accompagnata da screenshot dei giochi – si possono anche nascondere le colonne sonore di titoli non ancora giocati per sottrarsi a spoiler. Si possono creare playlist, salvare nella propria libreria come in una qualsiasi piattaforma musicale. Ma – con una bella e originale idea – singolo pagina si può mandare in loop anche per 60 minuti. Insomma: un’app di streaming musicale ben fatta. Come vedremo, però, ci sono grossi limiti.
Un catalogo incompleto
Purtroppo il repertorio non è amplissimo: Nintendo Music di certo non comprende tutto lo sterminato catalogo della casa giapponese. Attualmente sono qualche centinaio di brani e una trentina di giochi, per lo più recenti: diversi titoli Switch, ma anche un paio Wii (curiosa l’inclusione delle musiche dei canali e delle schermate di lancio) e qualcosa dalla storia (DS, Game Cube, Game Boy, NES e Nintendo 64). Già nei primi giorni sono state fatte alcune aggiunte, un video di Nintendo menziona titoli assenti parlando di “Un catalogo che crescerà nel tempo”, ma non è dato sapere come e quando.
Oltre al catalogo da incrementare, mancano i crediti degli autori delle musiche: non sarebbe male vedere una playlist dedicata a Koji Kondo, per citare solo il più famoso, l’autore delle musica di Super Mario. Infine, curiosamente, l’app non è disponibile su Switch, ma solo su mobile (e neanche su tablet, proprio solo su smartphone).