La leader di Fratelli d’Italia: non mi far imporre profili che non siano all’altezza del compito, nessuno pensi di risolvere i problemi interni al proprio movimento proponendo nomi
ROMA — Io ci metto la faccia su questo governo, scandisce
Giorgia Meloni davanti all’esecutivo del suo partito, riunito per la prima volta dal dopo elezioni. E, il logico corollario, lei non ha alcuna intenzione di fallire.
Per questo parla stavolta a ruota libera e permette che il senso e molti passaggi del suo discorso siano diffusi alla stampa, dopo giorni di silenzio imposto ai suoi e a se stessa. D’altra parte, arrivato il momento di dare indicazioni chiare su come ha intenzione di muoversi in vista dell’incarico che le sar conferito, e soprattutto di mandare un messaggio agli alleati di partito: Sono disposta ad ascoltare tutti e a tenere conto delle loro indicazioni, ma sul principio non si pu derogare. Serve un governo forte e coeso, autorevole, di persone competenti, di alto profilo, sostanzialmente inattaccabile, perch quella che il suo esecutivo dovr affrontare la fase pi difficile della storia della Repubblica.
Quindi vero, come ribadisce dopo che i suoi lo hanno sussurrato per giorni, che non ci sono veti su nessuno. Nemmeno su Salvini. Ma necessario mettere le persone pi adatte nel ruolo pi giusto per ciascuno. Ovvero, la premier in pectore non disposta ad accettare diktat: Non mi far imporre nomi che non siano all’altezza del compito. Qui la precisazione sulle tante polemiche su una composizione della squadra sbilanciata su tecnici anzich su politici: il governo sar politico, perch c’ una coalizione molto chiara che ha vinto le elezioni e perch a guidarlo ci sar una leader di partito come lei, con un programma che scritto e sottoscritto in sede politica.
Ma se serviranno tecnici in ruoli nei quali la coalizione scoperta, si ricorrer a figure tecniche, e nessuno pu pretendere il contrario.
Una cosa insomma certa, il governo non sar la camera di compensazione dei problemi interni ai partiti: Nessuno pensi di risolvere i problemi interni al proprio movimento proponendo nomi per l’esecutivo. Dobbiamo dare alla nazione un governo di altro profilo.
E un messaggio molto chiaro Meloni lo rivolge anche alle sue truppe, che saranno coinvolte nell’avventura ma che non potranno tutte aspirare a un posto al sole: fondamentale rispettare il peso e i risultati di tutti i partiti della coalizione, compreso ovviamente Fratelli d’Italia. Ma ricordatevi che noi siamo qui per accontentare gli italiani e non i partiti.
C’ spazio anche per l’orgoglio, naturale per un partito che sta per compiere 10 anni di vita e che passato dall’iniziale 1,98% all’attuale 26%, ma non c’ da sedersi sugli allori. Ci troviamo — insiste Meloni — di fronte alla fase forse pi difficile della storia della Repubblica italiana: siamo nel mezzo di un conflitto, i cui contorni sembrano irrigidirsi ancora di pi; restano incognite sul tema della pandemia; viviamo una crisi economica e energetica che sembra destinata a provocare un effetto domino sui prezzi delle materie prime e dei prodotti alimentari; siamo esposti sul fronte dell’approvvigionamento energetico e in Europa in atto un confronto senza sconti. Siamo in contatto con il governo uscente per favorire una transizione ordinata. Abbiamo margini di tempo stringenti ma noi siamo pronti. E abbiamo le competenze e le capacit.
Adesso per il momento di passare dall’enunciazione ai fatti. E Meloni non pu permettersi di sbagliare una mossa.
Il Corriere della Sera e il sito Corriere.it oggi e domani escono senza le firme dei giornalisti per un’agitazione sindacale
5 ottobre 2022 (modifica il 5 ottobre 2022 | 23:30)
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, 2022-10-05 21:31:10 ,