Il leader di Azione dopo l’incontro con la premier Giorgia Meloni ribadisce il suo no netto al presidenzialismo. «Le riforme sono urgenti ma non si possono lasciare indietro temi come il Pnrr, la sanità, i redditi».
Carlo Calenda, leader di Azione, come è andato l’incontro con la premier Giorgia Meloni?
«È stato utile per far capire al governo la nostra posizione sulle riforme».
Il punto più importante qual è?
«Il no al presidenzialismo. Sul presidente della Repubblica abbiamo segnato una linea rossa che non si può varcare».
Lei e anche Italia viva di Matteo Renzi?
«Su questo punto sì».
Su quali punti non siete d’accordo?
«Italia viva, ad esempio, esprime una posizione univoca sul sindaco d’Italia».
E la sua Azione?
«Per noi è un modello possibile e auspicabile ma non è l’unico per dare stabilità e forza all’esecutivo. Si può fare come in Germania dove è prevista una sfiducia costruttiva e un tempo molto breve entro cui cercare una sostituzione al Cancelliere altrimenti si va a elezioni. Il pro del modello del sindaco è l’investitura popolare, il contro è che in Gran Bretagna, ad esempio, avremmo…
Author: Alessandra Arachi
Data : 2023-05-10 05:15:19
Dominio: www.corriere.it
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