Nobel 2023 per la letteratura, i possibili vincitori

Nobel 2023 per la letteratura, i possibili vincitori

Nobel 2023 per la letteratura, i possibili vincitori


Mentre il conto alla rovescia avanza, il mondo della letteratura, e non solo, è in fermento per l’annuncio del vincitore del premio Nobel 2023 per la letteratura, che sarà svelato giovedì 5 ottobre. L’Accademia Svedese, incaricata di selezionare il candidato più meritevole, ha mantenuto segreta la rosa di cinque nomi selezionati lo scorso maggio, alimentando il toto Nobel che ormai impazza tra gli appassionati del genere. E sebbene il fervore delle scommesse e delle speculazioni sia in continua crescita, la giuria mantiene un ermetismo impenetrabile, proteggendo il segreto della short-list dei candidati per ben cinquant’anni dopo la nomina del vincitore. Noi di Wired però non stiamo più nella pelle e per questo abbiamo deciso di dare un’occhiata al sito di scommesse più consultato in questi giorni dagli appassionati di libri, NicerOdds. Ecco cosa abbiamo scoperto.

Il più quotato per il Nobel 2023

Tra i nomi che emergono con sempre maggiore frequenza quando si discute dei potenziali vincitori, spiccano figure di alto livello del panorama letterario europeo. Scrittori apprezzati più dai critici che dal grande pubblico. Il più quotato è Jon Fosse, scrittore e drammaturgo norvegese noto per il suo stile minimalista e lirico. Tra le sue opere più importanti c’è sicuramente Melancholia I (1995), edito in Italia da Fandango libri, anche se le sue ultime opere sono pubblicate da La nave di Teseo.

Chi segue a ruota nelle previsioni

Can Xue, fino a pochi giorni fa in cima alla classifica, è una scrittrice cinese di grande rilievo, ma ancora poco conosciuta in Italia. Tra le sue opere più significative spicca The Last Lover (2014), un romanzo sperimentale e visionario. Attualmente, nel nostro paese, è disponibile solamente la raccolta di racconti Dialoghi in cielo, pubblicata quest’anno da Utopia Edizioni. Alcuni ritengono che abbia notevoli possibilità di vittoria, soprattutto considerando che uno scrittore asiatico non vince il premio da diversi anni. L’ultimo, infatti, è stato il giapponese Kazuo Ishiguro nel 2017, che però ha scritto la maggior parte dei suoi romanzi in Inglese. Per quanto riguarda il continente africano, l’autore preferito dai bookmakers è senz’altro Ngugi Wa Thiong’o, scrittore e drammaturgo keniano autore di numerosi romanzi e opere teatrali, noto per il suo impegno sociale. Il suo libro più importante è Petals of Blood (1977), un’opera critica nei confronti del neocolonialismo in Africa.

Gli altri autori

Altri autori che stanno attirando l’attenzione degli esperti e degli scommettitori sono Gerald Murnane, autore australiano apprezzato per la sua scrittura contemplativa e riflessiva: The Plains (1982) è uno dei suoi romanzi più influenti. Poi c’è Mircea Cartarescu, scrittore rumeno famoso per la sua prosa sperimentale, autore di Abbacinante (1996); Yan Lianke, che esplora satiricamente temi sociali e politici nel suo Serve the People! (2005) sul regime di Mao Tse-tung e Raul Zurita, poeta cileno che ha scritto Purgatorio (1979), ambientato durante il regime di Pinochet. Tra gli scrittori mediorientali compaiono il siriano Adunis, uno dei poeti più celebri nel mondo arabo che ha scritto Le statue a corrente (1961); e David Grossman, scrittore israeliano di grande rilievo, noto per romanzi come Qualcuno con cui correre (2000), che esplorano le complesse emozioni umane in situazioni di conflitto.

I classici e gli outsider

Tra i più quotati, però, non mancano figure molto note al grande pubblico, come il prolifico Stephen King, il quale ha recentemente fatto il suo ritorno in libreria con il suo ultimo romanzo, Holly (Sperling & Kupfer), in vetta alle classifiche di vendita. E i grandi nomi del postmodernismo americano come Don De Lillo e Thomas Pynchon. Ma se gli autori italiano sembra essere stati trascurati nella lista del toto Nobel, gli scommettitori hanno però trovato spazio per degli outsider provenienti dal mondo della musica (sulla scorta, forse, della vittoria di Bob Dylan nel 2016) come Paul McCartney o Lana Del Rey. Una scelta che potrebbe far storcere il naso ai puristi della letteratura.

Tra i più chiacchierati, come in ogni edizione, ci sono anche il bestsellerista giapponese Haruki Murakami e il provocatorio Michel Houellebecq. In lista anche Salman Rushdie, che ha fatto il suo ritorno dopo l’attentato di agosto di quest’anno, che gli ha causato la perdita dell’occhio destro e dell’uso della mano sinistra. L’autore indiano, infatti, è stato oggetto di una lunga serie di attentati, tra cui una fatwa emessa da Khomeini, la guida suprema dell’Iran, nel 1988, a causa del suo libro giudicato eretico, I Versi Satanici.



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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2023-10-03 04:20:00 ,

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