Author: Virginia Piccolillo
Data : 2022-11-06 07:43:36
Dominio: www.corriere.it
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Il ministro della Difesa: il leader del Movimento strumentalizza le ragioni dei pacifisti. I migranti? «Si sono coniugate umanità e fermezza: non è accettabile che un Paese intervenga a gamba tesa sapendo cha abbiamo ragione»
Guido Crosetto, ministro della Difesa: Giuseppe Conte dice che non si deve «azzardare» a un nuovo invio di armi senza passare dal Parlamento.
Cosa risponde?
«Sembra l’intercalare di un bullo di quartiere più che il tentativo di dialogo tra persone rispettose delle istituzioni. Ma l’onorevole Conte può stare sereno: il ministero — non il ministro, che non dispone delle istituzioni ma le serve — seguirà le leggi come sempre».
La scelta può mutare?
«È ancora in corso. Non è che con le elezioni crolla tutto. Il governo è un treno in corsa. Non può fermarsi».
E quindi?
«Il ministro della Difesa sta facendo — per spiegarlo bene a Conte — quello che lui e altri hanno deciso di fare dicendo sì ai 5 decreti per l’invio di armi decisi dal governo Draghi del quale i Cinque Stelle erano il maggior sostegno parlamentare. Se oggi ha cambiato idea è per altro».
Per cosa?
«Per strumentalizzare il corteo e le ragioni delle associazioni pacifiste, che rispetto e comprendo e con cui sarò sempre disponibile a interloquire. Con Conte che non è interessato né al dialogo né al percorso coerente ma cerca solo di metterci su una bandierina e seguire la convenienza del momento, un rapporto politico serio è, francamente, complesso».
Quindi si «azzarderà»?
«Saranno utilizzate le stesse procedure che il Governo precedente, e lui stesso, hanno utilizzato e avallato. Quanto alla sua frase minacciosa e intimidatoria, temo abbia come presupposto culturale un approccio alle istituzioni privatistico e autoritario. Probabilmente frutto della sua esperienza di governo, vissuta in un momento di “compressione democratica” creatasi a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza e dell’utilizzo dei Dpcm durante la pandemia. Forse ha maturato un’idea sbagliata sulle istituzioni ed il loro potere».
Cosa le dicono le piazze della pace?
«Che il compito di tutti è cercare la pace».
Con o senza Putin?
«Pensare di poterlo fare senza far sedere Putin ad un tavolo è surreale, non è questione di giudizio morale».
E senza Zelensky?
«Nemmeno. La comunità internazionale deve costruire le condizioni per un cessate il fuoco e per il ripristino della situazione precedente all’invasione e al trattato di pace».
Ma se Putin non vuole?
«Una trattativa non è mai facile ma le condizioni da cui parte non le decidono l’aggressore o la comunità internazionale, ma l’aggredito».
E se l’aggredito non intendesse concedere nulla?
«Sarebbe comodo dettare da abitazione nostra, sul divano, con qualche telefonata internazionale, le condizioni che deve accettare un popolo aggredito con civili uccisi, compresi i bambini, costretto alla fame e al freddo».
Apprezza le prime misure economiche varate?
«Non sono misure. È la Nadef che il governo era obbligato a fare e che Giorgetti ha avuto solo 3 giorni per fare nel periodo più drammatico degli ultimi 70 anni. Ma lo sanno tutti: il Parlamento, i leader dell’opposizione. Come sanno che i tempi per mandare il bilancio a Bruxelles non li decide il governo né il Parlamento. che però dovrà dare una mano a rispettarli».
Saranno compressi?
«Un po’ meno che negli anni scorsi. Solo che prima era per volontà politica, stavolta perché il governo è nato da una settimana. Ciò detto è il momento della responsabilità da parte di tutti. I dati macro sono drammatici».
Vi accusano di essere rigoristi come Draghi e non voler più lo scostamento di bilancio. Perché?
«Decidere uno scostamento di bilancio con le nuove regole Bce sull’intervento nell’acquisto delle emissioni di debito non è come scegliere al bar se prendere un caffè o un cappuccino. Fingono di non sapere che lo scostamento non puoi che farlo in pieno accordo con Ue e Bce».
Perché?
«Altrimenti i tassi di interesse ti schizzano in alto e lo scostamento ti serve solo per pagare gli interessi in più».
Sugli immigrati condivide la linea di Piantedosi?
«Non è una sua invenzione ma il trattato di Dublino. Se sali su una nave che batte bandiera tedesca, sei in Germania. Non capisco la meraviglia».
A bordo ci sono donne, ragazzi, bambini.
«Infatti si è deciso di dare assistenza sanitaria ed accoglienza a chi ne ha bisogno e assistenza alla nave che riprenderà la sua rotta con gli altri a a bordo. Non si è voluto accettare la sfida tribale di chi era disposto ad usare le persone per calpestare diritto, accordi e leggi. Si sono coniugate umanità e fermezza: non è accettabile che un Paese intervenga a gamba tesa sapendo che abbiamo ragione. Va difesa una posizione giusta senza sudditanza e senza giocare sulla vita di chi soffre».
Con il dl anti-rave avete avuto il pugno troppo duro come pensa Forza Italia?
«Non me ne sono occupato».
Ma i rapporti con gli alleati la preoccupano?
«In Consiglio dei ministri il clima è ottimo. I problemi fanno parte dell’umanità. Il punto è come li affronti e come li risolvi».
6 novembre 2022 (modifica il 6 novembre 2022 | 08:43)
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