NOLA – Una situazione insostenibile e ben lontana dalla soluzione. E’ quella che vivono da oltre due settimane i residenti del condominio Morelli in via Amilcare Boccio a Nola. Dopo lo straripamento del lagno Quindici i locali sotterranei dello stabile si ancora allagati fino ad un’altezza di oltre tre metri e dopo l’estrazione dell’acqua sono occupati da uno strato importante di fango e liquami, con la conseguenza che l’intero palazzo è avvolto da un lezzo nauseabondo provocato dai rifiuti. Una situazione così grave che più di una ditta privata ha rinunciato al lavoro non avendo le attrezzature idonee per la rimozione. “La proprietà dei locali – dice l’amministratore del condominio – riferisce di avere difficoltà nel reperire una ditta specializzata per un lavoro reso ancora più complesso dal fatto che la consistenza dei fanghi, date le condizioni meteo e l’umidità dei locali, non consente la rimozione con i normali mezzi tecnici”. L’amministratore ha anche scritto una nota al Comune di Nola: “La situazione è assolutamente insostenibile ed insopportabile, le condizioni igieniche sono pari ad una baraccopoli sudamericana, ed oltre al lezzo ed al degrado visivo e civile siamo sinceramente preoccupati di un rischio sanitario. Si tratta di un danno notevole non causato da noi ,ma dipendente dalla negligenza con cui le autorità competenti gestiscono i Regi lagni. Siamo consapevoli che il Comune di Nola non ha responsabilità per i fatti relativi alla inondazione, ma, al tempo stesso, siamo convinti che abbia le competenze l’autorità ed il ruolo per soccorrere i propri cittadini”. Secondo quanto riferisce l’amministratore, l’ente di piazza Duomo ha risposto che trattandosi di aree private la situazione non è di sua competenza. Il dramma continua.