Il governatore veneto: «Tema drammatico, dotarsi di una legge è doveroso. È gravissimo tenere in un cassetto le pratiche per non decidere, su questi temi no a dispute politiche»
«Nessun atto di eroismo ma una risposta civile ad una cittadina che chiedeva di poter gestire il suo fine vita in modo libero e consapevole». Usa toni bassi e parole misurate, Luca Zaia. Non è proprio il caso di sventolare bandierine perché il Veneto è stata la prima Regione ad aver «agevolato», fornendo il farmaco letale, la scelta di una malata oncologica terminale (Gloria) di porre fine autonomamente alle sue sofferenze.
«Noi abbiamo semplicemente dato attuazione ad una sentenza della Corte costituzionale — sottolinea il governatore — quella che nel 2019 si è espressa sul caso del dj Fabo». Ma è un «semplicemente» che deve fare i conti con un vuoto legislativo che il Parlamento finora non ha colmato né pare, dalle proposte di legge che giacciono nei cassetti delle Camere, voglia colmare. Intanto, però, le situazioni di malati che intendono percorrere la strada di quello che viene chiamato «suicidio assistito», definizione che fa storcere il naso a…
Author: Cesare Zapperi
Data : 2023-07-26 05:29:15
Dominio: www.corriere.it
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