«Non è una promozione»- Corriere.it

Stavolta a condurre la battaglia non è il generale di divisione Roberto Vannacci, 55 anni, già al comando del 9° Reggimento d’assalto Col Moschin e della Brigata paracadutisti Folgore. Anche perché l’obiettivo non è affatto militare ma politico. Così da ieri mattina, quando è arrivata la notizia che l’alto ufficiale autore del saggio
«Il mondo al contrario»

(che ha creato un pandemonio per le polemiche nei confronti di gay, immigrazione, femministe, animalisti, maternità surrogata, legge sul femminicidio) sarà nominato capo di stato maggiore delle forze operative terrestri, ecco arrivare una raffica di giudizi contro e a favore della «promozione».

Anche se promozione, almeno formalmente, non è. E a precisarlo è lo stesso generale, molto soddisfatto della prossima nomina, ma allo stesso tempo deciso a smentire ogni errata interpretazione. «Non è un avanzamento di grado, resto un generale di divisione», puntualizza Vannacci al

Corriere della Sera

. Ma subito dopo specifica che si tratta di una nomina prestigiosa adeguata al suo background. «Sarò il capo di tutto lo staff — spiega l’alto ufficiale — e coadiuverò il comandante in capo che è attualmente il generale di corpo d’armata Salvatore…