Il capogruppo M5S Crippa: «I franchi tiratori sul Quirinale? Noi siamo uniti. Ora si è aggiunta la pandemia energetica: si utilizzino le aste di CO2 per il caro bollette»
Davide Crippa, la partita per il Quirinale entra nel vivo. Il leader M5S Conte ha detto che non dovete essere per forza i kingmaker. Ma così facendo non rischiate di essere marginali?
«Siamo il gruppo più numeroso in Parlamento e le assicuro che faremo sentire tutto il nostro peso».
Avete fatto troppi nomi e profili?
«Abbiamo sempre parlato di profilo alto a livello istituzionale e morale, qualcuno che sappia rappresentare al meglio l’unità nazionale. Al nostro interno c’è dibattito, come nelle altre forze politiche: per noi è “spaccatura”, per gli altri sano esercizio della dialettica democratica».
Se ci fosse un altro nome di centrodestra diverso da Berlusconi lo votereste? Ci potreste pensare?
«Il suo nome deve essere tolto dal tavolo se il centrodestra vuole dimostrare che la figura del capo dello Stato debba essere trasversale e super partes».
Enrico Letta propone un patto di legislatura a tutte le forze della maggioranza.
«Va bene un patto di legislatura che possa dettare tempi e programma dell’azione dell’esecutivo. Ma serve, evidentemente, continuità nell’azione di governo: lo stop, anche di pochi mesi, che comporta la formazione di un nuovo esecutivo, esporrebbe cittadini e imprese a un rischio che non possiamo permetterci. Sarebbe complicato da accettare».
Lei da capogruppo in assemblea ha dato ragione ai senatori che chiedono continuità. Preferirebbe un Mattarella bis?
«Siamo in questo governo di unità nazionale perché richiesto dal presidente Mattarella».
I fari sono sempre puntati anche su Draghi per il Colle.
«Le condizioni con cui è nato questo governo ci sono ancora tutte: pandemia, attuazione del Pnrr e si è aggiunta anche la “pandemia energetica”».
Teme che senza continuità la situazione economica del Paese precipiti? Voi avete chiesto ristori immediati per il caro bollette.
«Il governo non ha messo sul piatto lo scostamento di bilancio, dicendo che ci avrebbe riflettuto dopo il voto sul Quirinale. Questo può comportare che i ristori, da un lato per le chiusure imposte, dall’altro per il rincaro bollette, subiscano ulteriori ritardi ancora più inquietanti».
E voi che cosa intendete fare?
«Vorrei rivolgere un appello al presidente Draghi: il tema caro bollette l’abbiamo sollevato noi per primi già dallo scorso settembre e ce ne siamo occupati, altre forze politiche si sono svegliate un po’ tardi. Sterilizziamo l’Iva sugli aumenti, stimiamo che lo Stato ha già incassato miliardi dal caro bollette. E agiamo strutturalmente, utilizziamo i proventi della aste di CO2 per calmierare i costi per gli utenti: più inquini, più paghi. Rafforziamo i bonus sociali per le famiglie in difficoltà. Servono contributi dai fornitori che hanno moltiplicato i profitti e rateizzare le bollette per le imprese. Infine è evidente che bisogna puntare tutto sulle rinnovabili e, dato che stiamo fronteggiando una “pandemia energetica”, un’azione da parte dell’Ue è imprescindibile».
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Si è mostrato preoccupato per la situazione Covid del gruppo. Teme che il numero di defezioni per malattia possa essere determinante?
«Essendo il gruppo più numeroso ne siamo proporzionalmente più colpiti, quindi ho raccomandato a tutti di fare ancora più attenzione».
Quanti franchi tiratori ci saranno nel Movimento?
«Il M5S in Parlamento è quello che ha dimostrato maggiore tenuta anche rispetto agli altri gruppi. Da noi si discute, anche animatamente, ma poi la decisione è unitaria. È stato sempre così».
15 gennaio 2022 (modifica il 15 gennaio 2022 | 22:10)
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Emanuele Buzzi , 2022-01-15 21:10:31
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