Il leader della Lega blocca sul nascere le indiscrezioni sull’ipotesi di abbassare dal 4 al 3 % la soglia per essere eletti al Parlamento europeo
Nessun abbassamento (dal 4 al 3 %) della soglia per essere rappresentati al Parlamento europeo. L’altolà arriva dal leader leghista Matteo Salvini: «La Lega è contraria ad abbassare la soglia di sbarramento in vista delle elezioni Europee: la modifica della legge elettorale non è una priorità, ma soprattutto è giusto che gli Italiani scelgano i propri rappresentanti senza che ci siano aiutini. Chi ha i voti, ottiene il seggio. Peraltro, in teoria sarebbe più ragionevole alzare la soglia: consentirebbe di limitare la frammentazione politica che rende il Paese più debole».
È uno stop senza ambiguità alle voci che da settimane si rincorrono nei corridoi delle aule parlamentari. Indiscrezioni che danno il principale partito della coalizione di centrodestra, Fratelli d’Italia, favorevole alla riduzione della soglia di sbarramento per rendere meno faticosa la corsa ai seggi di Strasburgo alle formazioni politiche minori, come Noi per l’Italia (il partito di Maurizio Lupi) o l’accoppiata Verdi-Sinistra italiana. Ma c’è chi dice che l’obbiettivo vero sarebbe «uno scambio di favori» con Italia viva di Matteo Renzi, dialogante con il governo su diverse questioni, impegnato nella sfida europea con il nuovo brand de Il Centro.
L’intervento di Salvini potrebbe creare…
Author: Cesare Zapperi
Data : 2023-09-05 09:21:10
Dominio: www.corriere.it
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